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Aquilani rimarca l’arretratezza del calcio italiano partendo dalle fondamenta
Le considerazioni del tecnico della Fiorentina Primavera sul sistema calcio in Italia
Alberto Aquilani, ex calciatore e oggi tecnico proprio della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio, affrontando il tema del divario tra settore giovanile e prima squadra nel nostro Paese. Così come Marco Donadel, suo compagno di squadra ai tempi della Viola, che qualche giorno fa ha speso parole pesanti sull’arretratezza del calcio giovanile italiano, anche Alberto Aquilani non ha esitato a dire la sua, affermando che:
“Tra il campionato primavera e la serie A c’è un abisso: ci saranno 5 categorie di differenza. Mi ricordo che quando giocavo all’estero contro le seconde squadre, ti dovevi impegnare altrimenti rischiavi di fare figuracce. Qui il risultato è in prima linea, e la cosa non mi piace troppo. E’ una cultura, una mentalità che è difficile da cambiare. Non mi piace che il risultato venga prima di ogni cosa. Ha poi espresso una considerazione sulla soddisfazione dei titoli conseguiti: Noi abbiamo vinto 5 coppe, sono tante, ma a me riempie d’orgoglio come le abbiamo vinte. Nella finale contro l’Inter avevamo 6 toscani in campo, ne vado orgoglioso. Il Centro Sportivo non ti fa vincere i campionati, ma ti avvicina alla prima squadra. Il nuovo Viola Park della Fiorentina sarà incredibile”.
Nella breve intervista rilasciata ha voluto chiudere con una nota di merito nei confronti della società sui lavori eseguiti nel nuovo impianto tecnico, che sarà di estremamente innovativo, all’avanguardia e dotato di tutti i confort possibile per la miglior crescita dei ragazzi del settore giovanile in vista di un possibile salto di qualità.
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