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L’idolo Messi, la Pianese e la Juve, Ledonne: “Sogno la Serie A”
L’intervista al fantasista classe 2004 della Pianese
“Non conta la meta, ma il viaggio che si compie per raggiungerla”. La carriera di un calciatore è caratterizzata da momenti positivi, altri negativi, da alti e bassi, gioie e dolori. Giorno dopo giorno, la cosa più importante è una sola: fare un passo in più verso il proprio obiettivo. Nel girone E di Serie D, uno dei calciatori che si sta mettendo maggiormente in evidenza è Nicoló Ledonne. Non una semplice comparsa, ma uno tra i protagonisti principali della promozione in Serie C della Pianese. Un ragazzo che, nonostante la giovanissima età, sembra avere le idee molto chiare : “Sogno la Serie A”. Il classe 2004 ha rilasciato un’intervista ai microfoni di MondoPrimavera.com. Con lui abbiamo parlato del suo passato, dell’esperienza alla Pianese e di tanto altro.
Ledonne, Pianese e il salto tra i grandi
Un’annata da incorniciare. Con 10 reti e 11 assist in 32 presenze, Nicolò Ledonne è senza dubbio uno degli artefici della promozione in Serie C della Pianese: “Dopo aver già vestito questi colori nella seconda parte della stagione passata, la scorsa estate ho deciso di tornare a Piancastagnaio. Una scelta azzeccata soprattutto a livello personale”. Un salto, quello dal settore giovanile al calcio dei grandi, non semplice: “In Serie D giochi contro calciatori strutturati fisicamente, con alle spalle diversi anni di esperienza. Forse sono stati questi gli aspetti che ho patito maggiormente”. Il segreto della cavalcata delle zebrette è uno solo: “Sono convinto che la nostra forza sia il gruppo. Oltre a questo, abbiamo una rosa attrezzata, con un allenatore e uno staff preparatissimi”.
Ledonne e l’esperienza nelle giovanili della Juve
Esiste un file rouge che lega la Pianese al club in cui Nicolò è cresciuto: il bianconero. “Dopo aver tirato i primi calci al pallone nel Chivasso, a 7 anni sono entrato nel settore giovanile della Juve. Ho dei bellissimi ricordi”. Dopo aver fatto tutte la trafila, il classe 2004 è arrivato fino alla Primavera, non trovando però molto spazio. Un’esperienza che nel complesso è stata formativa per il suo percorso di crescita: “Oltre al lato tecnico, l’avventura alla Juve è stata utile anche da un punto di vista umano. Vivere lontano da casa significa sia crescere come calciatore che come persona”. In U19, ha condiviso lo spogliatoio con diversi giocatori interessanti: “Ho giocato sia con Soulé che con Barrenechea e Illing-Junior. Sono rimasto in contatto con Luis Hasa, con il quale sono cresciuto insieme. Yildiz e Huijsen? Mai avuto dubbi su di loro. Sono due giocatori forti ma soprattutto umili”.
Ledonne, idolo e ambizioni future
Da un punto di vista tattico, Ledonne può ricoprire sia il ruolo di trequartista che quello di ala sinistra e centrocampista centrale: insomma, un diez molto duttile. Alla Juve, il classe 2004 ha avuto l’opportunità di allenarsi con il suo punto di riferimento: “Il mio idolo è Messi, ma mi ispiro tanto a Paulo Dybala. A parte le qualità tecniche, a colpirmi è stata l’intensità e la sua velocità di pensiero. Impressionante”. Infine, Nicolò ha svelato il suo sogno del cassetto: “Giocare in Serie A. Un traguardo non semplice, ma sicuramente ce la metterò tutta per raggiungerlo. Non voglio avere rimpianti”.
Ringraziamo l’U.S. Pianese per la concessione dell’intervista e delle foto. La riproduzione è consentita previa citazione della fonte MondoPrimavera.com
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