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ESCLUSIVA – La storia di Konate, dal Cagliari all’esordio con l’Empoli in A. Zini: “É un calciatore modello, mi ricorda Kane”

Daniele Zini, collaboratore tecnico del Pontedera, ha parlato del suo ex calciatore Ismael Konate, fresco di esordio in A con l’Empoli.

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Konate

Non avere paura di fare il primo passo. Con lavoro, impegno e dedizione tutti gli obiettivi sono raggiungibili. Domenica scorsa Ismael Konate ha esaudito il sogno di tanti giovani italiani: esordire in Serie A. Il classe 2006 è sceso in campo contro il Napoli, sfida poi persa dalla compagine toscana.  Un esordio che ripaga i sacrifici del ragazzo, che ha iniziato la propria carriera con il Milan, passando poi al Lecco e successivamente al Cagliari. Negli ultimi giorni della scorsa sessione di mercato, ha lasciato la Sardegna, unendosi all’Empoli. Dall’esordio con l’Italia U20 al primo valzer tra i grandi: sono stati due mesi intensi per Ismael, che non vuole assolutamente fermarsi. Noi di MondoPrimavera, abbiamo intervistato Daniele Zini, ex allenatore del classe 2006 ai tempi del Cagliari U17 e adesso collaboratore tecnico del Pontedera in prima squadra. Queste le sue parole.

L’INTERVISTA AL MENTAL COACH MARCHESE

Konate, esordio in Serie A e l’aneddoto di Zini

L’esordio di Konate in Serie A non ha sorpreso affatto Zini, che conosce i suoi importanti mezzi tecnici: “Non sono sorpreso.Quando è arrivato a Cagliari si intravedeva già che aveva qualità importanti. Sono contento che il suo percorso da calciatore sia andato avanti”. Qualità umane e non solo tecniche: “Ismael è un bravo ragazzo, lo definirei un calciatore modello: in allenamento da sempre il massimo. Zini ha un aneddoto da raccontarci su di lui: “Quella di Cagliari è stata la sua prima esperienza lontano da casa e per questo ha affrontato delle piccole crisi. La sua spensieratezza e la sua tranquillità lo hanno aiutato a superare i momenti negativi”, 

L’identikit di Konate e la realtà Empoli

Da un punto di vista tattico, il classe 2006 può essere impiegato sia come prima punta che come seconda punta e all’occorrenza anche come esterno offensivo: “Ha delle qualità importanti. Stiamo parlando di un attaccante moderno, dotato di un’ottima tecnica e in grado di attaccare la profondità. A chi lo paragonerei? É una bella domanda. Ismael è un giocatore dotato di un importante struttura fisica. Con le dovute proporzioni, per certi aspetti mi ricorda Harry Kane”. 

In Italia, esistono società che hanno timore a lanciare giovani nel calcio dei grandi. Empoli non è una di queste: “É un discorso complesso, non esiste una motivazione ben precisa. L’esordio di Camarda in Champions League é un segnale importante, a testimonianza che in Italia non manca il talento. Con la creazione delle seconde squadre si sta provando a superare una barriera culturale che c’è nel nostro paese. Empoli? É l’ambiente ideale per quei giovani che vogliono fare il salto dalla Primavera al calcio dei grandi. Per Ismael penso che questa sia la realtà giusta in cui poter mostrare le proprie qualità”. 

La realtà Pontedera e la politica sui giovani

Daniele Zini è ormai da due anni a Pontedera. Prima come vice di mister Max Canzi e poi come collaboratore tecnico della prima squadra: “Contro il Gubbio abbiamo giocato con 11 giocatori nati dopo il 2000. La filosofia della società è chiara, ovvero quella di puntare sulla linea verde. La crescita del giovane passa da diverse componenti: l’ambiente e la pazienza della società a farlo crescere. L’errore fa parte del bagaglio esperienzale di un giocatore. Poi molto passa anche dal calciatore stesso,  che deve avere professionalità e un senso di responsabilità”. 

Il salto dalla Primavera al calcio dei grandi non è semplice: “Uno degli aspetti che fa la differenza è l’attenzione al dettaglio. In prima squadra, gli episodi hanno un peso mentale molto più forte rispetto al settore giovanile. L’obiettivo è quello di mentalizzare i ragazzi alla categoria che stanno affrontando”.

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