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Montali, alla scoperta del modello Entella: “Vivaio e senso d’identità: le chiavi del ritorno in Serie B”

Ai microfoni di Mondoprimavera, il responsabile del vivaio dell’Entella ha parlato dei giovani biancazzurri, delle U23 e non solo.

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Chiavari è una tra le isole felici di questa Serie C. Programmazione e lungimiranza: questi gli aggettivi più appropriati per descrivere una società che, sia dentro che fuori dal campo, rappresenta un modello. Dopo un purgatorio durato quattro anni, i biancazzurri hanno conquistato la promozione in Serie B, categoria ampliamente meritata per quanto visto in questa stagione. Un risultato prestigioso, ottenuto anche grazie al contributo dei tanti prodotti del vivaio biancazzurro. Senso d’identità. Senza dimenticare l’ottima annata dell’U19, in piena corsa per i playoff di Primavera 2. Di questo e tanto altro abbiamo parlato con Manuel Montali, responsabile del settore giovanile dell’ Entella. Queste le parole rilasciate ai nostri microfoni.

Montali, Entella e scouting

Che effetto vi fa aver ottenuto la promozione in Serie B, anche grazie ad alcuni prodotti del vostro vivaio come Lipani e Di Mario?

“Il ritorno in questa categoria è stato vissuto con grande gioia ed entusiasmo. Una stagione straordinaria: i meriti vanno a un gruppo fatto di grande spessore, tecnico e morale. Ai già citati Lipani e Di Mario aggiungerei anche Siaulys, Costa e Thioune, ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile e che hanno in qualche modo contribuito al raggiungimento della Serie B. Siamo già proiettati alle prossime sfide”. 

Iacopo Lipani, prodotto del settore giovanile dell’Entella e tra i protagonisti della promozione in Serie B

In tema di giovani, l’Entella non è di certo una novità. Da Chiavari, anche in passato, sono transitati tanti calciatori interessanti come Zaniolo e Dany Mota…

“In primis, reputo la presenza del Patron Gozzi determinante ed essenziale. La stabilità del nostro gruppo dirigenziale è un elemento fondamentale affinchè i progetti legati ai nostri talenti vedano un compimento. Il settore giovanile rappresenta un asset strategico del nostro modo di fare calcio”.

In un territorio complesso come il vostro, in che modo cercate di fare scouting? 

La Liguria ha uno svantaggio competitivo rispetto ad altre realtà, ovvero di offrire poco da un punto di vista della popolazione. Inoltre, la concorrenza di Genoa, Spezia e Sampdoria di certo non aiuta.  Porto sempre il caso dell’Uruguay, che propone delle selezioni di altissimo livello, nonostante non abbia tanti abitanti. Penso quindi che la concentrazione di giocatori debba aumentare in spazi ridotti e in termini ridotti di popolazione. Per quanto riguarda lo scouting, cerchiamo di puntare su situazioni che altri non vedono: vogliamo continuare a garantire questa nostra felice eccezione”. 

Manuel Montali, responsabile del settore giovanile dell’Entella

Quali sono le caratteristiche che ricercate in un giovane calciatore? 

“La stabilità emotiva è un tratto fondamentale. Ricerchiamo calciatori con un livello alto di motivazione e capaci di produrre uno sforzo nel lungo percorso giovanile. In un calcio sempre più misero di talenti, l’applicazione e l’impegno quotidiano sono elementi che possono favorire l’accesso al professionismo”. 

Primavera e la stagione di Carbone

L’U19 invece è ad un passo dai playoff di Primavera 2, in un girone dove ci sono anche diverse realtà di Serie A come Parma, Como e Venezia…

“Siamo molto soddisfatti del rendimento della Primavera. I risultati che sta ottenendo e il fatto che il gruppo sia trainato da un nucleo di ragazzi che ha fatto tutta la trafila, per noi è una doppia soddisfazione. Ciò significa quindi che il metodo elaborato dai nostri staff tecnici funziona e permette ai giovani di competere in un campionato selettivo come quello di Primavera 2″.

Con 12 reti, Matteo Carbone è il capocannoniere della vostra U19…

“I numeri parlano a suo favore. Sta vivendo una stagione importante, visto che ha avuto anche la soddisfazione di esordire in prima squadra. Dopo i tanti anni passati all’interno del nostro settore giovanile, Carbone, come altri ragazzi, è arrivato all’ultimo miglio prima del salto definitivo nel calcio dei grandi. Gli sforzi dovranno essere raddoppiati e l’importante sarà non sbagliare una mossa”. 

Campionato U20 e seconde squadre

Condivide la scelta di aver innalzato il limite d’età nel Primavera 1?

“Non c’è stato un abuso dei 2005, visto che nella maggior parte dei casi sono stati impiegati nella logica del fuoriquota. I fatti travolgono le leggi. Reputo comunque discutibile la scelta di aver innalzato il limite d’età”.

Le seconde squadre sono utili alla Serie C?

“Le U23 permettono ai ragazzi di misurarsi in contesti dove la posta in palio e il livello d’intensità è più alto rispetto ai campionati giovanili. Dall’altra parte, se dovessero aumentare, il rischio di alterare il campionato è alto, visto che andrebbero a penalizzare diverse piazze storice del nostro calcio. Va fatta molta attenzione”.

Ringraziamo l’ufficio stampa della Virtus Entella per la concessione dell’intervista

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