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Benevento, Carfora: “Ciciretti un esempio. Raspadori il mio idolo”
L’intervista al fantasista classe 2006 rivelazione dei sanniti
“Le delusioni aprono gli occhi e chiudono il cuore”. La sofferenza di una tifoseria, di una città, di un popolo. La retrocessione dello scorso anno ha lasciato tanto amaro in bocca al Benevento, società abituata ad altri tipi di palcoscenici. L’obiettivo è uno solo. Quasi un chiodo fisso: tornare in Serie B. È anche grazie alla linea verde che però si costruiscono i successi futuri. Noi di MondoPrimavera.com, abbiamo intervistato Lorenzo Carfora, uno tra i giovani più interessanti della prima squadra di Auteri. Con lui abbiamo parlato del Benevento, del suo primo gol tra i professionisti e di tanto altro.
Carfora, Benevento ed esordio in Serie B
Il calcio è sin da bambino nella vita e nel sangue di Lorenzo Carfora. Ha mosso i primi passi nella squadra allenata da suo papà: “Ho iniziato a giocare nell’ ASD Quartieri orientali, scuola calcio che si trova in provincia di Napoli. Successivamente sono passato al Benevento, facendo tutta la trafila del settore giovanile a partire dall’U15″. Lo scorso anno, Lorenzo è stato il capocannoniere dell’U17 con 20 reti in 21 presenze. Numeri che non passano inosservati a Roberto Stellone. Il 1 marzo 2023 contro il Sudtirol arriva l’esordio in Serie B: “Era nell’aria. Io personalmente non me lo aspettavo. Sono entrato in campo ad inizio secondo tempo: un sogno che si avvera. Un premio importante e che anche tutt’ora devo dimostrare di essermi meritato”. Un mese più tardi, il classe 2006 scende in campo anche contro il Bari: “Giocare al San Nicola? Un’emozione incredibile”.
Carfora, primo gol tra i pro e punto di riferimento
Diciotto anni e tanta voglia di crescere. Senza fretta. Senza porsi dei limiti. Lorenzo o Lollo, come soprannominato dai suoi compagni di squadra, è il calciatore più giovane della rosa del Benevento: “Ho la fortuna di condividere lo spogliatoio con tanti giocatori esperti, la cui carriera parla da sé. Il mio punto di riferimento è Amato Ciciretti, un esempio sia dentro che fuori dal campo”. Un viaggio intenso, pieno di gioie ed emozioni. La tappa più importante? La prima rete tra i professionisti: “Contro il Picerno ho segnato il gol della vittoria. Il Benevento è il club che mi accolto quando ero un bambino. Aver segnato il mio primo sigillo tra i professionisti con questa maglia è stato un orgoglio”.
Carfora, idolo e obiettivi
Da un punto di vista tattico, Carfora può ricoprire sia il ruolo di trequartista che quello di ala sinistra, ala destra o seconda punta: “I miei punti di forza sono la velocità, il dribbling e il gioco nello stretto”. Umiltà: questo è uno dei segreti per eccellere. “Devo migliorare ancora in tantissime cose. Fisicamente, devo lavorare ancora tanto. In Serie C ci sono tanti calciatori che hanno delle doti fisiche importanti”. Il modello di ispirazione non poteva che essere un calciatore che, così come lui, è partito dal basso: “Giacomo Raspadori è un giocatore che mi rappresenta molto in campo. Sta dimostrando di avere delle qualità di primo livello, in una piazza importante come Napoli. L’ho conosciuto dal vivo e posso dire che è un ragazzo serio ed educato”. Carfora ha parlato anche dei suoi obiettivi: “Me li pongo giorno dopo giorno. La mia aspirazione é quella di tornare nel campionato cadetto. Un sogno nel cassetto? Giocare in Serie A”.
Ringraziamo l’Ufficio Stampa del Benevento per la concessione delle foto e dell’intervista. La riproduzione è consentita previa citazione della fonte MondoPrimavera.com
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