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Como, Fabregas: “Arteta mi ha aiutato. Seconde squadre? Una soluzione”

Le parole del tecnico del lariani

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Fabregas Gilardino

Da qualche anno a questa parte il campionato di Serie B ci ha abituato a tante sorprese. Tra certezze, outsider e grandi decadute la novità è sempre dietro l’angolo. In questa stagione una delle realtà che si sta affermando in questo campionato è il Como. Dopo 15 giornate, i lariani si trovano al terzo posto in classifica a soli cinque punti da due corrazzate come Parma e Venezia. Nonostante gli ottimi risultati maturati, qualche settimane fa la società ha deciso di cambiare allenatore, promuovendo direttamente dalla Primavera Cesc Fabregas. In queste prime due partite sulla panchina della prima squadra il tecnico spagnolo ha ottenuto due vittorie contro Feralpisalò e Sudtirol. L’ex centrocampista ha rilasciato un intervista a la Gazzetta dello sport. Ecco le sue parole. 

Fabregas, il salto in prima squadra e Arteta

Quello tra Fabregas e il Como è stato un amore a prima vista. Dopo la fine dell’esperienza con il Monaco, il centrocampista ha scelto proprio il club lariano come ultima tappa della sua carriera da calciatore. Una società seria e ambiziosa che in questa stagione gli affidato la panchina della Primavera, come prima esperienza assoluta da allenatore. Poche settimane fa è arrivata la promozione ad interim in prima squadra: “Avrei continuato volentieri con la Primavera per abituarmi al nuovo lavoro. Certo, poi il progetto era di allenare il Como, ma lo giuro: non pensavo così presto”. Un aiuto importante è arrivato dall’attuale tecnico dell’Arsenal Mikel Arteta: “Mi ha aiutato. Anche lui ha fatto un percorso così. Mi ha detto: non puoi sapere di essere un bravo allenatore, ma se sei convinto delle tue idee e hai tanta esperienza, è giusto buttarsi. Mi ha motivato”. 

Fabregas Como

Fabregas, seconde squadre e il futuro

Prima parte di stagione altalenante per il Como Primavera. Nelle prime 10 partite, i lariani hanno totalizzato 3 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Sebbene sia stato promosso in prima squadra, Fabregas non ha perso di vista quei ragazzi che si stanno mettendo in modo positivo con l’U19: “Ne ho portati in prima squadra tre, così capiranno prima come cambia il livello”. In altri paesi è molto più facile vedere in campo ragazzi giovani ma con pochissima esperienza“. Perché in Italia conta troppo il risultato. Gli allenatori non si fidano, cercano esperienza e fisico, perché se perdi ti mandano via. Wenger lavorava per il futuro”. Secondo Fabregas però una soluzione potrebbe esserci: “Le squadre B, penso che anche il Como la farà. Il salto dalla Primavera alla prima squadra è troppo alto”. 

Da quando è diventato allenatore per Fabregas tante cose sono cambiate: “Adesso capisco tante cose, anche i sacrifici di mio padre che lavorava 12 ore al giorno. Prima facevo la vita più bella del mondo, ora è tutto diverso. Ma mi piace tantissimo. Ho 30 anni di carriera davanti, sarò sempre ultra competitivo. Se un allenamento va male non dormo, come quando giocavo. Questo mi ha aiutato ad arrivare a un livello top. Oggi mi adatto a una squadra fatta da altri e cerco di trasmettere una mentalità vincente”.

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