Pontedera, Zocchi: “I giovani sono la nostra salvezza. Sull’U23…”

Si è concluso qualche settimane fa il campionato di Serie C. Come noto, l’ultimo verdetto è stato la promozione in cadetteria della Carrarese, uscita vincitrice dalla finale playoff contro il Vicenza. Adesso però è arrivata l’ora di voltare pagina, con una nuova stagione all’orizzonte. Chi vuole confermare gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni è il Pontedera.

PONTEDERA, INTERESSE PER UN GIOVANE DEL CAGLIARI

Pontedera, Zocchi e l’importanza dei giovani: le sue parole

Il Pontedera è stata una tra le squadre più giovani dell’ultimo campionato di Serie C. Da diversi anni a questa parte, i toscani sono il trampolino di lancio per diversi ragazzi interessanti: basti pensare in passato a Marcandalli, Bonfanti, ma anche ad Ignacchiti o Delpupo, protagonisti con mister Canzi in questa stagione.

In un’intervista rilasciata a Gazzetta Lucchese, il Ds Moreno Zocchi ha parlato dell’importanza dei giovani per il Pontedera: “I giovani sono fondamentali, sono la nostra ancora di salvezza. Siamo una delle poche realtà della Serie C dove il numero degli under è maggiore rispetto a quello dei calciatori più esperti”. Pochi giorni fa, i toscani hanno ufficializzato Agostini – scorso anno alla Primavera del Genoa – come nuovo allenatore: “La nostra scelta è ricaduta su un allenatore giovane, ambizioso e che può dare continuità al nostro progetto”

PONTEDERA, OCCHI PUNTATI SU DUE CALCIATORI DEL GENOA

Lorenzo Ignacchiti – Credit: UFFICIO STAMPA PONTEDERA

La cultura italiana sui giovani e le U23

Come detto, Pontedera è una delle poche realtà che punta con decisione sulla crescita dei giovani. In Italia questo aspetto non è scontato: “Molte società puntano ad ottenere risultati subito e non hanno obiettivi a lungo termine. Per un calciatore esperto infatti è più semplice apprendere certe nozioni tattiche, tecniche o caratteriali”. Il direttore sportivo Moreno Zocchi ha dato un giudizio anche sulle formazioni U23: “Un valore aggiunto per Juventus, Atalanta e Milan, oltre che ai calciatori delle società stesse. Per la Serie C, vedo si aspetti positivi ma anche negativi, come la totale assenza, nel caso di gare casalinghe, di una cornice di pubblico adeguata per questa categoria”.