Calciomercato
Atalanta, caso Diouf: i retroscena legali sull’operazione saltata
Nello scorso dicembre, l’Atalanta aveva chiuso il colpo Serigne Fallou Diouf, poi improvvisamente saltato: ecco i motivi dello stallo.

Quello che sembrava un trasferimento ormai chiuso si è trasformato in un intricato caso legale. Serigne Fallou Diouf, difensore senegalese classe 2006, era pronto a vestire la maglia dell’Atalanta dopo aver compiuto 18 anni lo scorso 31 dicembre. Il club bergamasco aveva già mosso i passi decisivi per il suo tesseramento, portandolo a Zingonia per allenarsi in attesa della maggiore età. Tuttavia, un contenzioso con la Génération Foot, suo club di appartenenza, ha bloccato tutto.
Atalanta-Diouf, operazione bloccata: il contenzioso legale
Il nodo, come racconta Primabergamo.it, è contrattuale: secondo Diouf e la sua famiglia, l’accordo firmato nel 2023 avrebbe durata biennale (fino al 2025), mentre il club sostiene che ci sia una clausola di rinnovo automatico che estenderebbe il contratto fino al 2028. A complicare la vicenda, l’esistenza – secondo quanto riferito – di tre versioni del contratto con diverse durate e gradi di omologazione.
Il 26 febbraio, il giocatore ha presentato un reclamo formale alla Chambre Nationale de Résolution des Litiges (Cnrl) della federazione senegalese. Al tempo stesso, ha denunciato la società per abuso di fiducia, falsificazione e violazioni delle regole FIFA. L’udienza prevista per il 7 marzo è stata rinviata su richiesta del club.
Nel frattempo, Diouf è stato escluso dalle ultime gare della Génération Foot, ufficialmente per motivi tecnici, anche se il suo allenatore ha riconosciuto pubblicamente il suo potenziale. L’Atalanta, che aveva battuto la concorrenza di diversi club europei, resta interessata ma attende l’evolversi della situazione prima di poter tornare alla carica per uno dei difensori più promettenti del panorama africano.
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