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Atalanta, aria di Primavera: Bosi e la crescita del gruppo

Le chiavi della rimonta: dalla zona playout al secondo posto

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Atalanta -LEONARDO BARTOLINI

Continuità, ma anche un pizzico di follia: nella fantastica rimonta dell’Atalanta di Bosi, al momento seconda in classifica dietro ad un’Inter schiacciasassi, c’è questo e tanto altro. Una rincorsa che parte da lontano, che si arricchisce di giocate di talento e rischia di complicare i piani a chiunque voglia entrare nel discorso playoff. Insomma, i bergamaschi sono una mina vagante pericolosa: vietato sottovalutarli.

Atalanta : il settore giovanile è sinonimo di qualità

Carnesecchi, Scalvini e Ruggeri le bandiere, i simboli di un movimento dannatamente in salute: il settore giovanile dell’Atalanta è come il bollino “D.O.P.” sul cibo nostrano, un sinonimo di qualità e crescita garantita. Tanti i giocatori che, una volta lasciata l’academy, sono stati plasmati dalle mani sapienti di un dr. Frankenstein moderno come Gasperini e adesso sognano in grande.

Soltanto nella stagione ancora in corso, il tecnico originario di Grugliasco ha dato ulteriori conferme ad una tesi ormai universalmente riconosciuta: il lavoro delle giovanili bergamasche è di altissimo livello, sia sul lato umano che su quello tecnico. Bonfanti e Mendicino gli ultimi in ordine di tempo ad esordire quest’anno, ma occhio alle sorprese da qui a fine stagione: l’under 23 e l’under 19 infatti continuano a dare segnali di talento cristallino; la saga degli esordi in Serie A quindi, potrebbe non essere conclusa.

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Vavassori – Atalanta Primavera

Da Vavassori a Vlahovic, il talento veste nerazzurro

Il lavoro svolto da Giovanni Bosi e il suo staff è qualcosa che è destinato a cambiare inevitabilmente gli orizzonti del Primavera 1, plasmando nuovi equilibri di potere: fino a qualche mese fa infatti, l’Atalanta era una stella lontana e nessuno avrebbe mai pronosticato un impatto di questa portata nel finale di stagione. Il secondo posto dietro l’Inter di Chivu certifica uno sforzo convogliato in due direzioni: quella mentale, per ridare linfa ad una squadra partita senza benzina nel serbatoio e con poche motivazioni; quella tecnica, per dare contenuto e forma ad una squadra inizialmente senza argomenti offensivi e abbastanza prevedibile. 

Atalanta Primavera

Ad arricchire il tutto, un elemento che non guasta mai nel calcio, e che spesso funge da catalizzatore per il progresso di squadra: il talento. Sì, perché il piano dello staff tecnico era ambizioso, ma non abbastanza per augurarsi una crescita così esplosiva di Vanja Vlahovic, formidabile attaccante nonché capocannoniere del campionato con 18 centri in 19 presenze (avete letto bene, non è un errore di battitura); oppure il flusso continuo di giocate di Dominic Vavassori, per poi passare alla leadership di Alberto Manzoni. In sostanza, la strada sembra segnata: adesso non resta che sognare.

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