Fiorentina
Fiorentina, Caprini: “L’obiettivo è giocare in Serie A. Sul futuro…
Le parole dell’attaccante classe 2006 alla sua seconda stagione in Primavera 1
L’attaccante della Fiorentina Primavera, Maat Caprini, è stato intervistato a IlSognoNelCuore.com, dove ha parlato della sua esperienza a Firenze e degli obiettivi futuri. Queste le dichiarazioni del classe 2006 riportate da Violanews.
Le parole di Maat Caprini
Sulla nascita della passione per il calcio: “È iniziato tutto nel giardino di casa con mio padre e mio fratello maggiore. Ho iniziato a vivere attaccato al pallone ancora prima di camminare, addirittura ci dormivo. Ho iniziato nei pulcini della squadra del paese e poi da lì, Milan, Novara, Entella e Fiorentina”. La chiamata di Aquilani e l’inizio dell’avventura in Primavera 1:“È iniziata a meta stagione 22/23, quando mister Aquilani mi ha aggregato al gruppo Primavera per finire il campionato e fare le fasi finali col loro. Quest’anno con mister Galloppa ho iniziato direttamente in Primavera e la prima parte del campionato è stata dura, ma siamo stati molto bravi a riprenderci e a vincere la Coppa Italia nel finale”. Sulla struttura del Viola Park: “Il Viola Park sicuramente una delle migliori strutture sportive in Europa. Il Presidente ci ha messo a disposizione tutto il necessario: dallo staff ai campi e alle attrezzature per crescere al meglio”.
L’emozione del primo trofeo e gli orizzonti futuri: “Vincere questo trofeo è stato bellissimo, perché dopo un inizio di campionato difficile abbiamo dimostrato che squadra di grande valore siamo. Io voglio vincere in ogni competizione e giocare in Serie A. Spero di rimanere a Firenze perché mi trovo molto bene”.
Statistiche e bilancio della stagione appena conclusa
Una parte iniziale di assestamento, una fase centrale più da rifinitore e un finale di campionato folgorante: la seconda stagione di Maat Caprini può essere effettivamente divisa da tre momenti fondamentali. La squadra parte azionando la retromarcia e di riflesso, il talento classe 2006 accusa il colpo di qualche partita girando a vuoto. Il bilancio terribile di 7 punti in 12 partite fa scattare qualcosa: il senso d’urgenza provoca nel gruppo una risalita repentina e devastante, accompagnata dai 5 gol e soprattutto dai 4 assist cruciali dell’italo-francese. Nelle seguenti 12 uscite arrivano 25 punti, la Fiorentina si risolleva e si porta a ridosso della zona playoff: la stanchezza di una rincorsa prepotente ma estenuante incide sul finale di squadra, ma il nativo di Milano raccoglie 6 gol nelle ultime 11 partite reinventando il suo ruolo e il suo impatto sulla partita. Galloppa infatti gli cuce addosso un ruolo da esterno accentratore di gioco che gli sta come un vestito su misura, permettendogli di sprigionare i cavalli di potenza partendo largo ma anche di affondare il morso in area di rigore. La prossima stagione sarà quella della consacrazione, alla caccia di quel sogno chiamato Serie A, che non sembra più così utopico.
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