Pescara
Pescara-Crotone, le pagelle del Delfino: Scipione e Anane ci provano, erroraccio Postiglione
Le pagelle degli abruzzesi
SERVALLI 6: incolpevole sui tre gol avversari deve intervenire poco, ma quando serve risponde presente
STAVER 6: l’esperienza del capitano biancazzurro si fa sentire in mezzo al campo. Si destreggia bene in fase d’uscita ed è ordinato in difesa. Esce all’ora di gioco, pesa anche il cartellino giallo ricevuto nel primo tempo. Dal 57′ BALLEELLO 5: serve la sua voglia per svoltare un match in salita, tocca pochi palloni e non è mai pericoloso
POSTIGLIONE 4.5: un pasticcio in fase d’impostazione incanala la partita sui binari sbagliati. Il Pescara è costretto ad inseguire per tutto il match e lasciare spazi in ripartenza agli avversari
CAPPELLO 5.5: inizia centrale, poi viene spostato sulla sinistra. Nonostante soffra le discese dell’esterno avversario diventa un’ala aggiunta quando c’è bisogno di recuperare. Dall’80’ CASCIANO 6: inventa letteralmente un eurogol che poteva riaddrizzare la gara, l’arbitro non assegna la rete
COLAZZILLI 5.5: difesa molto schiacciata quella degli abruzzesi. Le occasioni che riesce a creare il Crotone sono quasi sempre pericolose, lui fa quel che può
COLARELLI 5: gli ospiti sono completamente chiusi per colpire in contropiede, lui non riesce mai a trovare linee di passaggio utili per i compagni. Dall’80’ PANETTA SV
DAGASSO 5: ci ha abituato a prestazioni diverse. L’impostazione difensiva degli squali chiude tutti gli spazi e le linee di passaggio, niente da fare per il centrocampista del Delfino
MEHIC A sv: è costretto ad abbandonare il campo dopo dieci minuti per un problema. Dal 15′ BRACCIA 6: prima esterno, poi terzino e infine ala, in questo match il classe 2005 ha giocato dovunque, dando sempre supporto alla manovra
SCIPIONI 6: uno dei piu’ propositivi per i suoi. Forza spesso sull’esterno e riesce a creare non pochi grattacapi a Filosa, non trova però la gioia del gol
AMORE 5.5: forse direttive, forse tanta fiducia nel suo mancino, l’esterno calcia spesso e da qualsiasi parte del terreno di gioco, anche quando ci sarebbe soluzione migliore. Dall’80’ ANDREASSI SV
ANANE 6: il gigante del Pescara lotta e sgomita con la difesa pitagorica per tutto il match. Riesce un paio di volte a spizzare la sfera per i compagni, ma non gli viene mai permesso di calciare a rete in maniera pulita
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