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Micciola e la critica dura alla seconde squadre: “Meglio che non stiano in Serie C”

Francesco Micciola, ex direttore sportivo dell’Ancona, ha parlato del progetto seconde squadre e della loro utilità in Serie C.

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Contro ogni aspettattiva, Milan Futuro e Juventus Next Gen stanno facendo fatica quest’anno ad imporsi in Serie C. Sia i bianconeri che i rossoneri stanno infatti lottando per un obiettivo che non rispecchia la qualità delle rispettive rose, ovvero la salvezza. Il gap tra la Primavera e il calcio dei grandi è evidente e per molti giovani imporsi in un campionato dove a fare la differenza è l’esperienza, può essere difficile. In un’intervista rilasciata a Notiziariocalcio.com, l’ex Ds dell’Ancona Micciola ha parlato delle seconde squadre.

Micciola, i meriti e le critiche alle seconde squadre

Francesco Micciola ha riconosciuto i meriti ma anche avanzato delle critiche nei confronti del progetto U23: “Le seconde squadre penso diano lustro al campionato e lanciano tanti giovani. Poi è chiaro che le piccole realtà devono poter sognare, come il Castel di Sangro di una volta. Bisognerà ad un certo punto porre anche dei limiti, perché se la maggioranza dei club di serie A vogliono fare le seconde squadre a quel punto veramente le piccole realtà avrebbero più problemi”. 

Secondo il Ds, le seconde squadre dovrebbero disputare un altro campionato: “Senza dimenticare che non c’è grosso seguito dietro le seconde squadre. Devo poi essere sincero, ho visto il recupero Pescara – Milan Futuro e francamente nei rossoneri ho riscontrato diverse problematiche. Dovesse essere questo il livello delle seconde squadre allora è meglio fare un campionato a parte per non inficiare il movimento globale della serie C”. 

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