Antonio Cassano, sempre diretto e mai banale nelle sue analisi calcistiche, durante l’ultima puntata di Viva el Futbol ha parlato di Francesco Camarda, giovane promessa del Milan e uno dei prospetti più seguiti del calcio italiano. L’ex attaccante ha tracciato un profilo interessante del classe 2008, paragonandolo a uno dei migliori bomber italiani di sempre: “Non vedo in lui un centravanti alla Benzema o alla Dzeko, giocatori che sanno muoversi ovunque e partecipare alla manovra. Camarda mi sembra più uno alla Inzaghi”. Un paragone che mette in luce la principale caratteristica del giovane rossonero: l’istinto da rapace d’area di rigore.
Camarda, gli elogi di Cassano al classe 2008
“Camarda vive per il gol e si nutre degli errori degli avversari”, ha aggiunto Cassano. “È un giocatore d’area di rigore, sempre pronto e reattivo, che sa farsi trovare al posto giusto al momento giusto”. Un elogio che evidenzia il killer instinct del ragazzo, già capace di segnare reti in quantità impressionante nelle giovanili, attirando l’attenzione di molti esperti e addetti ai lavori.
Secondo Cassano, Camarda rappresenta un profilo diverso rispetto agli attaccanti moderni che tendono a partecipare di più alla costruzione del gioco. In lui si rivede quel tipo di centravanti che vive esclusivamente per il gol, una figura sempre più rara nel calcio contemporaneo.
Le aspettative su Camarda sono altissime, ma Cassano, con la sua esperienza, sottolinea un punto chiave: sarà fondamentale lasciargli il tempo di crescere e maturare, senza caricarlo di troppe pressioni. Il giovane rossonero, con il suo stile predatorio e l’infallibile fiuto per il gol, potrebbe davvero raccogliere l’eredità dei grandi numeri 9 italiani, come Pippo Inzaghi, a cui lo stesso Cassano lo ha accostato.