Inter
Re Cecconi, sulle orme del padre e con l’Inter nel cuore
Dalla Vigor Perconti all’intoccabilità nel due di difesa dell’Inter U20: la storia del giovane difensore dei nerazzurri Gabriele Re Cecconi
Dopo un’avvio dapprima a rilento e poi da assoluto protagonista ed una prima parte di stagione all’insegna della vittoria, il difensore dell’Inter Gabriele Re Cecconi si gode il momento, cavalcando l’onda dell’entusiasmo e prendendosi abbracci e complimenti da tutti.
La buona striscia di risultati in campionato e l’ottimo inizio dell’avventura in Uefa Youth League culminata dall’imbattibilità nelle prime 4 giornate sono sicuramente due dei grandi traguardi raggiunti fino ad ora dal giovane e dalla squadra nerazzurra ora allenata da mister Zanchetta. Ma… andiamo a scoprire di più su questo valoroso difensore che con grinta e coraggio difende la porta dei meneghini.
Inter, chi è e da dove viene Gabriele Re Cecconi
Nato a Rho ma cresciuto calcisticamente a Roma, Gabriele inizia a tirare i primi calcia al pallone nelle scuole calcio della capitale, seguendo le orme del padre. La sua giovane carriera inizia nelle giovanili della Vigor Perconti, squadra rinomata per la lunga tradizione nella crescita di giovani talenti, dove inizia a confrontarsi in un ambiente sempre molto competitivo e dove esplode definitivamente come difensore centrale, arrivando anche a procurarsi diverse chiamate con le squadre di categoria superiore.
Il buon rendimento tra le file della squadra capitolina attirano poi le attenzioni di diversi club interessati ad accaparrarsi il giocatore, con la Juventus e l’Inter che imbastiscono una vera e propria “guerra fredda” per potersi garantire le prestazioni del giovane. A spuntarla, nel 2022, è la squadra nerazzurra, che riporta il giocatore a “casa”, affidandogli le chiavi della difesa dell’U17 prima, dell’U18 poi e dell’U20 ora.
Cognome pesante e legami calcistici: le origini di Re Cecconi
Seppur abbia sulle spalle un cognome abbastanza importante e famigerato nella capitale, soprattutto sponda biancoceleste, si può dire che Gabriele non ha nessun legame di parentela con l’ex chioma bionda e colonna portante della Lazio degli anni ’70 Luciano “Re” Cecconi. Spesso l’omonimia ed il fatto che ci siano pochi calciatori con quel cognome può trarre in inganno e nessuno può dire se nell’albero genealogico delle due famiglie qualche ramo possa essersi intrecciato. La storia di questo giovane però è legata a quella di un altro Cecconi, Giorgio, padre del giocatore ed anche esso un tempo calciatore a livello professionistico e militante per diverso tempo in Serie C. Difensore solido ed attento, è proprio lui che ha trasmesso al figlio la passione per il giuoco del calcio e per la posizione arretrata, ponendosi come mentore (almeno all’inizio) e mettendo a disposizione tutta l’esperienza maturata nel corso della sua carriera.
Caratteristiche e numeri di Gabriele Re Cecconi
Nato terzino destro ma nel corso del tempo trasformatosi sempre di più in difensore centrale, Gabriele è un giocatore forte fisicamente, dotato di buone doti aeree ed una buona lettura del gioco. Queste qualità, abbinate a giocate mai banali e ad una personalità forte, lo rendono un vero e proprio leader della retroguardia nerazzurra, non per altro nelle ultime uscite mister Zanchetta ha evitato di privarsi di lui, rendendolo un punto fermo della difesa e della squadra U20 meneghina.
Nel corso delle tre annate in maglia nerazzurra fino ad ora Gabriele ha collezionato ben 48 presenze (tra tutte le varie categorie), mettendo a segno 3 gol e 3 assist e portando a casa solo 3 cartellini gialli, sintomo di un gioco pulito ed efficace che lo contraddistingue.
Seppur non ancora “notato” dalla prima squadra, Re Cecconi ha fino ad ora messo in mostra tantissime cose belle, candidandosi come un futuro punto di riferimento della squadra e rivelandosi come una vera e propria bella sorpresa venuta fuori da quello che può essere considerato uno dei vivai migliori d’Italia.
L’esperienza all’Inter ovviamente è appena iniziata ma già ci ha fatto vedere parte di quelle che sono le potenzialità del giocatore. Bisognerà vedere però cosa il futuro riserva e come la situazione evolverà. Certo è che il giovane difensore classe 2006 ha tanta voglia di giocarsi le sue carte e far vedere a tutti di che pasta è fatto.
Per farlo però la strada è ancora lunga e molto tortuosa, di lavoro ce n’è da fare tanto ed ogni occasione, anche un prestito, deve essere sfruttato al massimo come occasione di crescita. Vedremo cosa ci riserverà il campo e quel che il giocatore riuscirà a farci vedere.
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