Valentin Barco, il terzino argentino dalla tecnica sopraffina

Il Cies (osservatorio calcistico) verso la fine di aprile ha riportato un report stilando i 100 giocatori U20 con più minutaggio nell’ultimo anno. È stato calcolato ogni singolo minuto in gare ufficiali con club e Nazionali (maggiori e U21) oltre al livello sportivo di ogni impegno.

Facendo un’ampia scrematura, siamo giunti ad analizzare coloro che hanno performato ancor di più in termini di tempistiche nei massimi campionati mondiali. Dopo avervi parlato del 28esimo, Matteo Fernandes, ora tocca al numero 27 della lista. Ecco di chi si tratta.

Valentin Barco, un piccolo giramondo

E’ del Paese che ha reso il calcio una religione il giocatore di cui vi andremo a parlare quest’oggi. Il suo nome è Valentin Barco, la nazionalità è quella Argentina. Il classe 2004 viene adocchiato all’età di 9 anni dal Boca Juniors, che se lo porta con sè nel settore giovanile fino all’esordio in Prima squadra nel 2021.

Dopo due anni in cui raccoglie scampoli di partita, nel 2023 si toglierà la soddisfazione di segnare la sua prima – e unica – rete con i xeneizes prima del passaggio in estate nel calcio europeo. A gennaio 2024 il suo approdo al Brighton, dove colleziona solo 6 presenze al netto delle numerose con la formazione Under 23 dell’Albiceleste di Javier Mascherano, con il quale gioca ogni singolo minuto nel Mondiale di categoria.

Le caratteristiche

Il suo tardivo adattamento nel campionato più difficile di tutti fa si che il Brighton, dopo l’investimento fatto, decida di girarlo in prestito al Siviglia. Dopo appena 13 giornate ha già raggiunto lo stesso numero di presenze che in Inghilterra. Il ragazzo di de Mayo è un terzino atipico se si guardano i connotati; o quantomeno è il classico laterale basso alla quale noi europei non siamo abituati.

Un vero e proprio giocoliere, uno che ha colpi ancor prima di qualsiasi altro requisito. Valentin Barco pare si debba adattare molto al tipo di calcio europeo, anche se il calcio spagnolo è certamente più simile a quello argentino più di quanto non lo fosse quello inglese. Un talento grezzo da sgrezzare, ma con tanta qualità con la palla tra i piedi.