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“Voglio ringiovanire l’Italia”, dal Vangelo secondo Luciano: Spalletti, l’alchimista azzurro al lavoro per il futuro
Luciano Spalletti lo aveva detto: “Voglio ringiovanire l’Italia” e con le sue convocazioni sta dimostrando di mantenere fede alle parole.
“Voglio ringiovanire l’Italia”. Luciano Spalletti ha dato il via a una vera e propria rivoluzione generazionale per l’Italia, rispettando l’impegno preso all’indomani dell’eliminazione dall’Europeo 2024. Nel tentativo di prepararsi per il Mondiale del 2026, il Ct ha deciso di puntare sui giovani, iniettando freschezza e talento in un gruppo che necessitava di un rinnovamento. L’obiettivo è chiaro: costruire una squadra competitiva e in grado di tornare sulla scena mondiale dalla porta principale, dopo le delusioni delle ultime qualificazioni mancate.
Italia, Spalletti scommette sui giovani
Spalletti ha sorpreso tutti con le convocazioni di talenti come Pietro Comuzzo e Nicolò Savona, rispettivamente difensore del 2005 e terzino del 2003. Giocatori così giovani, con poca esperienza internazionale, ma ricchi di potenziale, vengono ora coinvolti nel progetto per il loro valore futuro. Al loro fianco, conferme importanti come quella di Niccolò Pisilli, centrocampista del 2004 che aveva già esordito con gli azzurri nell’ottobre scorso, dimostrando personalità e sicurezza nonostante la giovane età.
Anche tra i nomi che militano all’estero si notano scelte strategiche: Caleb Okoli e Destiny Udogie, entrambi impegnati nella Premier League, portano con sé un’esperienza maturata in uno dei campionati più competitivi al mondo. A dare equilibrio e classe, troviamo anche un ritrovato Daniel Maldini, che sta brillando con la maglia del Monza e che rappresenta un collegamento ideale tra il passato e il futuro della nazionale.
I prossimi talenti sotto osservazione
Ma Spalletti guarda anche oltre e sta già costruendo una lista di giovani talenti da monitorare nei prossimi mesi. Tra questi c’è Tommaso Baldanzi, trequartista della Roma, e Pio Esposito, promettente attaccante dello Spezia, entrambi con un potenziale offensivo molto interessante. A centrocampo, il Ct punta su giocatori capaci di fare la differenza sia in fase di interdizione che di costruzione del gioco: dalla fisicità di Ndour alla duttilità di Bertola e Giovanni Fabbian, fino alla qualità di Cesare Casadei e dei promettenti Edoardo Bove e Alessandro Bianco.
Questi giocatori, anche se per ora osservati speciali, hanno buone possibilità di entrare a far parte del gruppo azzurro nelle prossime convocazioni. Marzo 2025 potrebbe essere la loro occasione per unirsi alla squadra, quando Spalletti allargherà il gruppo per valutare la possibilità di inserire nuovi giocatori e affrontare le qualificazioni al Mondiale. Il Ct ha l’intenzione di integrare progressivamente questi giovani talenti, fornendo loro il giusto contesto per crescere e, allo stesso tempo, contribuire al rinnovamento dell’Italia.
L’obiettivo: una Nazionale competitiva e giovane per il 2026
Il progetto di Spalletti è ambizioso e mette al centro la crescita dei giovani, con la speranza di costruire una squadra pronta a competere ai massimi livelli entro il 2026. Per gli azzurri, il Mondiale in Nord America rappresenta un’opportunità cruciale per riscattarsi, e il percorso di preparazione richiede dedizione e visione a lungo termine.
La strategia di Spalletti, basata sul dare fiducia ai giovani, è una scommessa che punta a creare un nuovo ciclo vincente per l’Italia. I giocatori, attraverso un percorso di crescita e maturazione, avranno l’opportunità di indossare la maglia azzurra e di farsi trovare pronti per portare l’Italia di nuovo tra le grandi del mondo.
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