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[FOCUS] – Sulle orme di Immobile studiando il calcio di Sarri: ecco Valerio Crespi, l’aquila reale della Lazio Primavera

Focus dedicato all’attaccante biancoceleste classe 2004

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La Lazio è tornata a dettare legge in Primavera 2. Dopo un inizio di stagione titubante, i biancocelesti hanno collezionato quindici punti nelle ultime cinque partite: insomma il massimo del bottino disponibile. Se i capitolini hanno saputo risalire la china raggiungendo il secondo posto, grande merito va non solo a mister Sanderra ma anche ad una rosa di giocatori bravi ad invertire un trend negativo. A spiccare per talento e leadership troviamo Valerio Crespi, bomber di razza che vuole spingere a suon di goal la propria squadra alla promozione diretta in Primavera 1.

Subito protagonista

Nato e cresciuto a Roma, nel 2020 la Lazio decide di prelevarlo dal Sora. Nella stagione 2020/21 il classe 2004 si alterna tra U17 e U18 totalizzando sedici presenze condite da quattordici reti: non male per un giocatore poco abituato a certi tipi di palcoscenico. In casa biancoceleste, le sue qualità non passano inosservate, anzi: nell'anno successivo alla retrocessione,, Crespi viene aggregato definitivamente all' U19. Un salto importante ma siccome sono più numerosi i giorni che le buone occasioni, Valerio non può che cogliere al volo questa possibilità. In una Lazio ancora debilitata dalla retrocessione, il 18enne in poco tempo ne diventa uno dei punti di riferimento. Nella stagione 2021/22, da sotto età, Crespi totalizza ventotto presenze con ventuno reti all'attivo conducendo i capitolini fino alle fasi finali dei playoff. Emblematico ed indicativo il titolo di capocannoniere della Coppa Italia: raro che un attaccante militante in Primavera 2 si aggiudichi il titolo di goleador della competizione. In questi primi mesi, la punta originaria di Roma è andata a segno per undici volte in dodici presenze: vedremo fino a quanto i suoi numeri miglioreranno.

Bomber di razza e tanto sacrificio

Tatticamente parlando, l'ex Sora può essere inquadrato come un attaccante vecchio stile: una prima punta fisica, che non ha paura di fare a sportellate con i difensori avversari e che fa del goal la propria ragione di vita. Di punta, di collo, dalla distanza o in area di rigore: l'importante è segnare. Con un'altezza che raggiunge abbondantemente i 180 cm, Crespi rappresenta un fattore in più per gli aquilotti sui calci piazzati. Rispetto alla gestione Calori, il classe 2004 quest'anno è uno dei pochi titolari indiscutibili nello scacchiere di Sanderra. Attenzione, l'ottima vena realizzativa non preclude assolutamente il gioco di squadra. Infatti, il 18enne in questa prima parte di stagione ha saputo mettersi in mostra sia per un ottimo lavoro spalle alla porta che per un contributo difensivo ineccepile.

Leader silenzioso

Mancano pochi minuti alla fine della partita. La Lazio sta pareggiando a Viterbo. Il primo posto si sta allontanando. Cosa fai? Ti riversi a testa bassa verso l'area di rigore rischiando di perdere o ti affidi ai giocatori più talentuosi e carismatici? La vittoria contro la Viterbese, che potrebbe dare una svolta alla stagione dei ragazzi di Sanderra, porta la firma di Valerio Crespi. Oltre a delle qualità tecniche indiscutibili, il ragazzo sta mettendo in mostra delle innate doti da leader: cattiveria agonistica in tutti i contrasti e sempre pronto a caricare i propri compagni. A proposito di attaccanti forti, una delle fonti di ispirazioni per il classe 2004 è Ciro Immobile, sognando un giorno di prenderne il posto. Dalle parti di Formello sono molto attenti ai progressi dell'ex Sora: vedremo se e  quando Maurizio Sarri deciderà di gettarlo nella mischia.

 

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