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Yildiz e il momento difficile: “Anche a Messi e Ronaldo è capitato”

Kenan Yildiz, attaccante della Juventus, ha parlato a La Gazzetta dello Sport del suo momento e de suo percorso nel calcio.

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Kenan Yildiz
Yildiz

Kenan Yildiz, giovane attaccante turco-tedesco classe 2005, sta vivendo un momento complesso alla Juventus. Dopo un buon avvio di stagione, in cui ha messo a segno un gol e fornito due assist, nelle ultime partite ha faticato a incidere. Con la maglia numero 10 sulle spalle, pesante simbolo per i tifosi bianconeri, il ragazzo sente l’inevitabile pressione delle aspettative. La sua voglia di mettersi in mostra è evidente, ma allo stesso tempo i suoi tentativi di giocate decisive spesso si infrangono davanti a difese ben organizzate o per qualche errore di troppo.

In una recente intervista a La Gazzetta dello Sport, Yildiz ha raccontato del suo percorso e delle difficoltà che sta affrontando, riflettendo su come stia cercando di migliorarsi. Parlando con maturità sorprendente per la sua giovane età, ha evidenziato l’importanza di non farsi scoraggiare, ma anzi di prendere spunto da questi momenti difficili per crescere. Con il supporto di Massimiliano Allegri e dei compagni, Kenan si è detto fiducioso di poter trovare continuità nelle sue prestazioni, ben consapevole di come la Juventus sia un ambiente esigente, ma anche stimolante per chi ha ambizioni elevate.

L’attaccante è consapevole che la strada è lunga, ma ha già mostrato lampi del suo talento, che non lasciano dubbi sul suo potenziale. Se riuscirà a bilanciare l’energia con maggiore precisione e calma, potrebbe trasformare questo periodo di difficoltà in un importante passo avanti verso una carriera di alto livello.

YILDIZ E’ DAVVERO UN ‘GIOCATORINO’

Yildiz, l’intervista a La Gazzetta dello Sport

“Ho fiducia in me stesso e cerco di rimanere tranquillo, solo così posso crescere, segnare e fare assist per la Juventus. Anche a Messi e Ronaldo è capitato di non essere al top”.

“Vivere tutte queste cose in così poco tempo è stato molto emozionante. Ho lavorato duro fin da bambino e quando vedi che le cose funzionano ti senti soddisfatto, però ho solo 15 anni di carriera e spero di raggiungere ancora tanti traguardi. Tra i momenti più belli metto il primo gol da professionista, la dieci e il debutto con la Turchia”.

“Ho cominciato a 3 anni e mezzo ma il pallone ha sempre fatto parte della mia vita. Ho una foto di me piccolissimo con una palla in mano. A 6 anni ho deciso che sarei diventato un calciatore, sentivo di averne le potenzialità. Sono determinato”.

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