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Ternana, un inizio travolgente: i segreti della partenza a razzo di Ignazio Abate

La Ternana di Ignazio Abate continua a a volare nel girone B di Serie C: secondo posto a due punti dal Pescara e la rivincita sul Milan.

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Ternana, scatta il ritiro: sei Primavera convocati da Abate
Ternana Abate

L’inaspettato, la sovversione delle aspettative, il plot twist: meccanismi narrativi che danno alla storia della Ternana di Ignazio Abate una profondità quasi cinematografica. C’è una nuova nobile seduta al tavolo delle grandi in Serie C, nonostante quella che ai blocchi di partenza sembrava una stagione destinata alla transizione.

Ignazio Abate, partenza detonante

Entusiasmo, ma anche contenuti e argomenti espressi con una forma molto interessante. Il secondo posto in classifica degli umbri non arriva dal nulla, ma racconta di una progressione galoppante dalla prima giornata, anzi dalla seconda. Dopo il primo passo falso proprio contro quel Pescara che li precede in classifica, i rossoverdi hanno azionato le marce alte e sverniciato la concorrenza.

Ruolino di marcia di 21 punti frutto di 6 vittorie3 pareggi e una produzione offensiva da 23 gol fatti. Segno di una particolare capacità di adattarsi ad ogni tipologia di partita: la Ternana infatti sa dominare in modo straripante e prepotente (come dimostrano gli 8 gol al Legnago), ma è anche capace di fare la muta e vincere di misura.

I 7 gol subìti danno ulteriore consistenza al ragionamento: i ragazzi di Abate sono quindi milgior attacco miglior difesa del gruppo B, ai vertici in entrambe le statistiche considerando anche gli altri gironi.

L’ennesimo rimpianto per il mondo Milan?

Partiamo dalla fine: la risposta alla domanda è un sì gigantesco. Un responso affermativo che non vuole in nessun modo depotenziare il lavoro o i principi calcistici di Federico GuidiDaniele Bonera. Lasciare andare via Ignazio Abate con quella nonchalance però, dimostra come in fin dei conti non ci fosse più quella stima e fiducia verso un uomo capace di riportare ai vertici del Primavera 1 una squadra da anni abituata ai bassifondi, addirittura a toccare con mano la retrocessione e l’incubo del purgatorio in Primavera 2.

Scelta che ha interrotto e devitalizzato un percorso di crescita graduale, ma costante e dirompente, che aveva portato il Milan a centimetri dal tetto d’Europa, conquistando una semifinale e una finale di Youth League in due stagioni.

Quanto alla Ternana, inutile spingersi troppo in là con il ragionamento. L’intuizione, di visione e slancio in prospettiva futura, è stata praticamente perfetta. In un mondo del calcio in cui ormai i Nagelsmann e i Domenico Tedesco dominano in panchina nonostante la carta d’identità, l’ex capitano del Milan è una mossa che va in quella direzione. Freschezza, idee giovani e propositive e voglia di incidere. Saltando la lunga e tediosa gavetta, ma lanciandosi subito nell’azione, in un palcoscenico che Abate sta dimostrando di meritare ampiamente.

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