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Désiré Doué, il baby fenomeno del Rennes nella Top 100 del Cies

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Désiré Doué
Désiré Doué

Un classe 2005 alla conquista del calcio mondiale: in una squadra che in quel ruolo può vantare un altro nome sinonimo di prematuro (Zaire-Emery), Désiré Doué è forse la cosa che riproduce con più fedeltà la parola “coraggio”. Intanto, anche il CIES gli mette gli occhi addosso, inserendolo nella Top 100 dei giovani Under 20 più esperti e talentuosi del mondo.

Désiré Doué, il Rennes come sigillo di qualità

Lo avevamo anticipato qualche giorno fa parlando di Jeanuel BelocianDésiré Doué è forse l’esempio lampante dello splendido lavoro che il Rennes sta facendo sui propri giovani. Coccolandoli, ma anche responsabilizzandoli e facendoli crescere accumulando partite e minuti. Non si avvicina minimamente agli esordi da record di Mathys Tel Eduardo Camavinga, due discreti fenomeni passati per il club bretone e già lanciati in Ligue 1 a 16 anni. Eppure, anche Doué può vantare un primo impatto col campionato francese ampiamente prematuro, alla veneranda età di 17 anni e 2 mesi nell’agosto 2022.

Una stagione che si concluse poi con 26 presenze, bissata dall’esplosione detonante di tutto il suo talento alla seconda annata tra i grandi. Il 23/24 è il suo anno, con 43 partite giocate in tutte le competizioni e 10 bonus, distribuiti in 4 gol e 6 assist. Numeri fantascientifici, se si pensa alla carta d’identità e alla media dei minuti giocati dai suoi coetanei, che in alcuni campionati devono addirittura sgomitare per mantenere la massima serie (ogni riferimento all’Italia è puramente casuale). Per lui 2395 minuti, con una media di 56 minuti per allacciata di scarpa, ma anche di un match deciso da una sua giocata risolutiva ogni 2 partite abbondanti.

Il Paris Saint Germain come occasione per brillare

Scintillante, come i riflettori che gli si accendono tutto intorno. Un viaggio di 363 km, da Rennes a Parigi, ma sotto l’ombra della Tour Eiffel c’è ad attenderlo un cambio radicale nelle prospettive. La possibilità, in primis, di mostrare i suoi straordinari colpi ad un palcoscenico come la Champions League.

Èriduttivo infatti parlare di Désiré Doué solo in termini numerici: anzi, a volte basterebbe far parlare il suo impressionante talento. Potenza, dinamismo, senso del gioco sviluppatissimo e ricerca costante dell’impulso tecnico, quello che spariglia le carte e che fa brillare gli occhi dei tifosi. Lasciatelo brillare, perché il ragazzo sa come si fa.

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