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Atalanta

Bonanomi agita, Capac jolly dalla panchina: le pagelle dell’Atalanta

Tutti i voti nelle pagelle dell’ Atalanta di Bosi, dopo la partita contro il Cesena valida per l’ottavo turno di Campionato Primavera 1.

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Atalanta esultanza
Primavera 1 Atalanta

Una grande delusa di questo inizio di Campionato Primavera 1, contro una neopromossa che lotta con le unghie e con i denti. 4 lunghezze le dividono in classifica ma un mare di ambizioni e spessore sulla carta farebbero da scudo a favore dei padroni di casa. Atalanta Cesena si danno battaglia nella mattinata domenicale. Le prime folate sono di marca nerazzurra, ma i bianconeri non ci stanno a recitare il ruolo da sparring partner e danno continui impulsi.

Il primo colpo lo piazzano gli ospiti, col blitz alzando le linee di pressione, la conduzione della transizione di Castorri e Ronchetti e l’offerta per Coveri, che fulmina Pardel. La sliding door si presenta nella ripresa e gira dalla parte della Dea: Baldo con tonnellate di esperienza accentua il contatto in area, trasformando anche il rigore.

È il preludio a qualcosa che però non esplode con tutta la sua potenza, in una ripresa fiacca e scarica anche nelle idee. L’assalto finale della Dea va troppo a sprazzi, e il Cesena colleziona il terzo pareggio consecutivo. Si seguito le pagelle dell’Atalanta.

LA CRONACA DI ATALANTA-CESENA

Primavera 1, le pagelle dell’Atalanta

Pardel 6: impegnato col contagocce nella ripresa, si spaventa soltanto su un colpo di testa di Coveri cancellato dal fuorigioco e in un’altra occasione dove viene messo fuori causa. Impotente sul colpo ravvicinato che apre le danze nel primo tempo.

Gobbo 6: tiene in mano le redini della difesa, guida una fase di copertura abbastanza attenta.

Ghezzi 6,5: chiude la cerniera difensiva da leader, con un tackle al 10′ che assume le conformazioni di un gol fatto. Un giallo abbastanza severo lo condiziona nel finale.

Bilac 6: prende corpo la sua prestazione nel finale, quando sale di colpi e sfrutta lo strapotere fisico.

Simonetto 6,5: si propone volentieri come alternativa nella produzione offensiva, trovando buone combinazioni e penetrando spesso nel cuore dell’area. Insomma, una costante sulla corsia.

Mensah 5,5: non funziona la diga centrale nerazzurra, troppo porosa e distratta nella transizione negativa. Dal 69′ Finazzi 6: poche chance per farsi notare, ma anche poche sbavature nella costruzione del gioco.

Mencaraglia 5,5: non riesce a ripulire il possesso con continuità, spesso la difesa lo scavalca cercando direttamente le punte. Dal 69′ Tavanti 6: si piazza al centro del campo e monitora con buona precisione, abbassando la transenna e concedendo poco agli avversari.

Idele 5,5: disordinato, confusionario, nella prima parte sbaglia spesso la misura dei passaggi cestinando molte potenziali occasioni. Dal 50′ Capac 6,5: è uno dei principali attori della seconda parte. Con le sue sgasate di talento mette in crisi la difesa avversaria.

Artesani 6: sugli scudi, all’inizio è un flusso continuo di impulsi verso la porta. Con due acuti va a centimetri dall’inserire la freccia del sorpasso già nel primo quarto d’ora di gara. Si spegne col passare dei minuti, perdendo inerzia offensiva. Dall’81’ Camara S.V. 

Bonanomi 7: accentratore e ispiratore assoluto del gioco della Dea. Parte fortissimo, poi si prende un’inattesa pausa nella porzione centrale del primo tempo. Torna a prendere il pennello in mano e disegna calcio dal 35′ in poi, andando a centimetri dal colpo del k.o.

Baldo 6,5: tonnellate di astuzia gli permettono di capitalizzare un contatto minimo per portarsi sul dischetto e pareggiare il match.

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