Vitullo: “In Serie C si investe male sui giovani. Seconde squadre? Portano un grande vantaggio”

Il calcio italiano deve ripartire dai giovani. Un messaggio che sembra aver ricevuto anche Luciano Spalletti, che in vista dei prossimi impegni della Nazionale maggiore ha deciso di dare spazio anche alla linea verde. Negli ultimi due anni, l’Italia ha alzato al cielo l’Europeo U17 e U19. Sintomo che nel nostro paese non manca il talento. A mancare è solo l’ultimo step, ovvero il salto dalla Primavera alla prima squadra. In un’intervista rilasciata a TuttoC, l’agente Stefano Vitullo ha parlato della crescita dei giovani e non solo.

Vitullo, Serie C e seconde squadre

Secondo Vitullo, in Serie C esistono società che spendono male le proprie risorse, per quanto riguarda la crescita dei giovani. “Nella serie C non è che s’investe poco nei giovani, a mio avviso s’investe molto male e si segue ancora il nome della squadra blasonata. Io consiglierei ai direttori di monitorare con più frequenza il campionato di serie D dove attualmente orbitano molti calciatori under di alta prospettiva che giocano anche sotto età. Dalla Primavera c’è soltanto un 25% di calciatori che passa in serie C e che gioca poi con frequenza. La maggior parte di loro non ha mai fatto una partita con i grandi, non sono pronti a giocare e sono molto in ritardo”. 

Le seconde squadre, possono dimunuire il gap che esiste tra il settore giovanile e il calcio dei grandi: “Sarebbe molto interessante se anche altre squadre di Serie A potessero partecipare a questo campionato. Questo porterebbe un grande vantaggio per i giovani calciatori e per le società stesse per la valorizzazione del settore giovanile .Secondo il mio punto di vista, cosi facendo, sfornerebbero molti più talenti di ora e darebbero la possibilità anche ai sotto età di formarsi con i grandi”.