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Italia, Pisilli e la chiamata di Spalletti: “L’ho scoperta così. Futuro? Ora gioco ma il giornalismo mi affascina”
Niccolò Pisilli, centrocampista della Roma e alla prima chiamata con l’Italia, ha parlato in conferenza stampa assieme a Maldini.
L’emozione della prima chiamata dell’Italia, la maglia giallorossa nel destino e quella azzurra lì pronta per essere indossata. Niccolò Pisilli ha ripercorso le tappe della sua, giovane, carriera nella conferenza di presentazione dopo la convocazione di Luciano Spalletti. Il classe 2004 sogna l’esordio all’Olimpico come è successo con la maglia della Roma qualche mese.
Il gol al Venezia ha spinto il Ct a chiamarlo per la prima volta per la Nations League per le sfide contro Belgio e Israele. E ora vuole anche i primi minuti con la maglia azzurra: “Un onore essere qui. Voglio trasformare le parole del mister in fati concreti”. Le parole del centrocampista dell’Italia in conferenza stampa.
IL VIDEO CON LE PAROLE DI PISILLI IN CONFERENZA
Pisilli-Italia, le parole in conferenza
Sulla chiamata: “L’ho scoperta leggendo la pre-convocazione. All’inizio non me l’aspettavo per nulla, poi ho detto ‘Vedremo…’ senza troppe pretese. Ora cercherò di imparare da tutti i miei compagni di squadra”.
Idoli e obiettivi: “Il mio obiettivo è migliorarmi giorno dopo giorno e imparare un po’ da tutti. Non me la sento di dire un nome, cerco di rubare un pezzettino da tutti i miei compagni”.
Un pensiero agli allenatori avuti: “Ci tengo a ringraziare De Rossi, Mourinho e Juric, grazie a loro ho avuto l’opportunità di essere qui. Per quanto riguarda le Under dico che quando si veste la maglia della Nazionale è sempre un onore, sono state tutte esperienze che mi hanno arricchito. De Rossi e Mourinho mi hanno dato l’opportunità di giocare, che è la cosa più importante”.
Sulle parole di Frattesi: “Le sue parole fanno moltissimo piacere. Io sono un tifoso romanista, ma è ancora presto per dire se potrò fare una intera carriera alla Roma”.
Sul Mondiale del 2026: “Giocare un Mondiale è il sogno più grande che ogni bambino può avere quando inizia giocare a calcio, me lo auguro con tutto me stesso”.
Università e futuro: “La mia famiglia ci tiene tantissimo allo studio. Studio Scienze della Comunicazione, ora gioco a calcio e poi vedremo. Il giornalismo mi affascina, ma ora penso a giocare a calcio”.
Credit foto: M.C.
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