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Lucchese, ufficiale le dimissioni del responsabile del vivaio. Morgia: “Mi sono vergognato di alcune scelte societarie”

La Lucchese ha ufficializzato le dimissioni del responsabile del settore giovanile Massimo Morgia: le sue parole e il comunicato.

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Lucchese Morgia

Scossone inaspettato in casa Lucchese. Attraverso una nota ufficiale, la società rossonera ha ufficializzato le dimissioni del responsabile del settore giovanile Massimo Morgia. Una notizia che crea scalpore, considerando che l’ex calciatore era entrato in carica solo il 13 settembre. Di seguito, il comunicato con cui la Lucchese ha ufficializzato le dimissioni di Massimo Morgia.

Lucchese, ufficiale le dimissioni di Morgia: il comunicato

La società Lucchese 1905 annuncia che, di comune accordo con mister Massimo Morgia, il responsabile del settore giovanile ha rassegnato le sue dimissioni dal suo incarico. La decisione, maturata in un clima di reciproca stima e rispetto, è frutto di una riflessione condivisa tra le parti. Mister Morgia ha ritenuto che non vi fossero più le condizioni necessarie per portare avanti il progetto tecnico.Insieme alla società, si è giunti quindi alla conclusione che fosse meglio separarsi per il bene comune e per garantire continuità al percorso di crescita del settore giovanile rossonero“.

Le parole di Morgia

Ieri 24 settembre, Massimo Morgia ha spiegato alla stampa le motivazioni che lo hanno portato a rassegnare le dimissioni da responsabile del vivaio della Lucchese. Queste le parole riportate da gazzettalucchese.

Morgia ha svelato alcuni episodi che lo hanno portato a questa decisione: “Volevo dare un legame forte di appartenenza e ho chiesto massima attenzione al materiale a disposizione. Poi sono mancati 4-5 palloni, in un torneo i ragazzi hanno tagliato i calzettoni come fanno in Serie A e ho detto a tutti che dovevamo tassarci per ricomprarli e dare un senso al lavoro. Inoltre,ho trovato 30 persone a convitto. Non so se sapete i costi di tutto questo”. 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata un’altra: “Perché mi sono dimesso? Il 13 settembre sono stato convocato in sede perché mi era stato detto che c’era il presidente, ma era già andato via e la segreteria mi ha spiegato che era uno degli ultimi giorni disponibili per firmare un contratto e il tesseramento. L’anno prima non ho voluto tesserarmi, il mio rapporto è cominciato quest’anno e il 13 ho firmato. Il 17 mattina ho dato le dimissioni. 

Il sabato prima c’era stato un triangolare, ho chiamato il presidente perché c’erano dei problemi. I 2010 erano pochi, gli ho detto, che rischiavamo di fare figuracce.Arrivo al campo e il segretario Barale mi dice che l’ha contattato la segretaria Fabrizia che gli dice che per ordine del presidente tutte le trasferte della Primavera a parte Catania e Catanzaro dovranno essere effettuate in giornata. E su questa cosa ho rivisto i fantasmi dello scorso anno. Ma non è finita. L’allenatore del 2010 Alessandro Tempesti, mi dice che ha solo 11 giocatori a disposizione senza portiere di riserva, per la prima gara di campionato, c’era un premio di valorizzazione che non è stato pagato. Mi sono vergognato”. 

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