Napoli
[FOCUS]-Napoli, la rivelazione è Jorge Alastuey: dalla Masìa al laboratorio di Frustalupi
Focus dedicato al centrocampista spagnolo classe 2003
Jorge Alastuey è la già uno dei centrocampisti del campionato Primavera 1 con il Napoli di Nicolò Frustalupi. Arrivato in punta di piedi da svincolato su un’altra intuizione di Re Mida Cristiano Giuntoli, l’ex-prospetto della Masìa del Barcellona ha lasciato i blaugrana per accasarsi all’ombra del Vesuvio a stagione iniziata e sta rispettando tutte le aspettative di chi lo segue con attenzione da anni.
Tra Xavi Simons e Gavi
Difficile trovare una generazione di talenti poco fortunata all’interno del settore giovanile del Barcellona, ma quella dei 2003 e 2004 ha prodotto gemme che si fanno riconoscere in giro per l’Europa. Nato a Saragozza, Jorge Alastuey è entrato nella Masìa a 14 anni dopo aver fatto la trafila con il club della sua città, la Real Saragoza. Con Xavi Simons e Gavi componeva un centrocampo da sogno nelle giovanili del Barça, in una squadra a cui dobbiamo aggiungere Alejandro Balde come terzino sinistro (convocato da Luìs Enrique per Qatar 2022) e Leo dos Reis come centravanti (ora in forza al Monza Primavera). Nel 2019, Marca lo ha dato vicinissimo al PSG per seguire Xavi Simons all’ombra della Tour Eiffel e al Manchester City per sposare il progetto catalano dei citizens di Pep Guardiola. La decisione di restare per inseguire il sogno di giocare al Camp Nou e l’infortunio al ginocchio: di lì in poi il percorso di Alastuey è stato un continuo saliscendi, fino alla decisione del Barcellona di non rinnovargli il contratto al termine della stagione 21-22, l’ultima prima del grande passo nel professionismo.
Il regalo per Frustalupi
Cristiano Giuntoli, in questo momento, per il Napoli non è solo un direttore sportivo, bensì sinonimo di programmazione, scouting e fiuto per gli affari. Se la Prima squadra di Luciano Spalletti sta giocando un altro campionato rispetto alle altre in Serie A, i meriti sono presto detti, ma c’è un Napoli con ambizioni diverse nel campionato Primavera 1. La dirigenza partenopea, dopo la promozione nel massimo campionato U19 della stagione 20-21, si è affidata ad un fedelissimo del club, l’ex-vice di Walter Mazzarri, Nicolò Frustalupi. Il tecnico toscano ha portato i suoi alla salvezza tramite play-out, ma il lavoro di Frustalupi si misura tramite la valorizzazione di diversi prospetti elevati dalla mediocrità e portati ad essere calciatori veri: Giuseppe Ambrosino, Antonio Vergara, Coli Saco e non solo, l’allenatore pistoiese ha saputo rivitalizzare e creare giocatori in grado di potersi approcciare al professionismo con una credibilità maggiore. Il connubio Frustalupi-Alastuey appariva come un’altra delle scommesse di Giuntoli, un’altra fish andata a buon fine per il ds della società del presidente Aurelio De Laurentiis.
La spruzzata di blaugrana nel mondo azzurro
12 partite giocate, 2 gol e 3 assist, i numeri di Jorge Alastuey fino ad ora certificano la ritrovata continuità per il centrocampista classe 2003. Per ora solo fuori quota in Primavera, il suo sapere tecnico non si misura con i numeri: Alastuey appare padrone del centrocampo, calciatore cerebrale della mediana di Frustalupi con una conoscenza del gioco superiore alla media. Piccolo di statura, scacchista con il pallone tra i piedi: verticalizza, gestisce, chiama la squadra al pressing, guida i compagni e mette cattiveria agonistica all’interno della gara. Alastuey è il mix di qualità giuste per imporsi in una squadra che lotta per non retrocedere, ma sarebbe perno di tutte le squadre del campionato. Fa “il Lobotka” solo in U19 per ora, ma nulla esclude che possa diventarlo davvero in futuro. D’altronde il Napoli aspetta un grande prospetto dal suo settore giovanile dai tempi di Lorenzo Insigne, lo spagnolo incarna ciò che Spalletti chiede da un centrocampista. Nella Napoli calcistica, ora, tutto è possibile.
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