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Ali Jasim, sulle orme di Taremi e Azmoun: possibile chance in Atalanta-Como?

Ali Jasim, giovane fantasista del Como classe 2004, cerca i primi minuti in Serie A dopo i segnali incoraggianti in Primavera 2

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Ali Jasim Como
Ali Jasim Como

Un altro Ali, che ha lasciato un segno indelebile sulla storia dell’umanità e dello sport, aveva questo mantra: “Vola come una farfalla, pungi come un’ape”. Eppure, senza scomodare una personalità senza tempo, la frase è perfettamente trasferibile anche ad Ali Jasim, fantasista classe 2004 del Como. Il volo, come quello che lo separa dai piani alti del calcio, dalla Primavera 2 alla Serie A. Pungere, perché per rimanere impresso nella mente di un allenatore bisogna incidere sulle partite. Siamo a poche ore da Atalanta-Como, partita che potrebbe esaudire il sogno dell’iraniano: l’esordio assoluto tra i professionisti

Ali Jasim, sulle orme di Taremi e Azmoun per tracciare ponti tra Iran e Italia

Ali Samereh, Rahman Rezaei, Sardar Azmoun e Mehdi Taremi. Non sono nomi casuali: sono gli unici 4 iraniani nella storia della Serie A. Una parte integrante della storia e della cultura di un paese che tramite lo sport cerca riscatto da una situazione geopolitica sempre bollente. Nell’esordio di Ali Jasim non c’è però solamente una funzione sociale, ma anche un record da strappare ad un suo connazionale. A 20 anni, 8 mesi e 4 giorni diverrebbe il più giovane iraniano della storia del Campionato, battendo Samereh che dal sua può vantare di aver aperto il canale comunicativo tra Iran e Italia. Soltanto nel 2001 infatti, l’attaccante fu il primo del suo paese a calcare un prato della Serie A, con l’Inter di Cuper.

Il rendimento recente

Iconografia, che si intreccia col merito: il classe 2004 con il Como in Primavera 2 sta lanciando segnali interessanti. All’ultima di campionato è arrivato anche il suo primissimo timbro con i lariani, che ha archiviato i tre punti mettendo il lucchetto del 2-0 con la Reggiana. Prestazione che gli è valsa la convocazione di Fabregas, che quando allenava l’Under 19 non poteva contare sul talento iraniano (arrivato sulle sponde del lago quest’anno), ma che ora potrebbe sfruttarlo come una risorsa in più.

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