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Urbanski, una prima volta speciale… dallo svincolo al gol in A: la nuova gemma del Bologna

Nel weekend appena trascorso, Kacper Urbanski ha segnato la sua prima rete in Serie A nella vittoria del Bologna sul Monza: una storia particolare la sua dallo svincolo al gol fino al rinnovo.

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Kacper Urbanski
Urbanski

“L’attesa aumenta il desiderio”, direbbe il buon Leopardi se fosse ancora dei nostri. L’attesa è stata in effetti estenuante, ma n’è valsa la pena. E’ il caso di Kacper Urbanski, gioiellino polacco del Bologna, andato in rete questo weekend nella trasferta di Monza, vinta dai rossoblù per 1 a 2. Il classe 2004 è uno dei calciatori più giovani impiegati nel nostro campionato, essendo per di più reduce di una stagione da sogno che è valsa a lui e compagni la partecipazione alla Champions League.

Arrivato sotto le Due Torri nella sessione invernale del 2021 come uno dei migliori prospetti del campionato giovanile polacco, trova addirittura l’esordio in Serie A grazie al compianto Sinisa Mihajilovic. Esordio “macchiato” dalla sconfitta interna, allo Stadio Renato dall’Ara, contro il Genoa. Il solo minuto racimolato, tra le altre, passa in secondo piano a causa del record infranto da Windsom Amey come più giovane debuttante nella storia della Serie A. Con il gol di domenica, Urbanski diventa il terzo più giovane dell’ultimo ventennio rossoblù a segnare una rete in Serie A, nonché il primo polacco nella storia del Bologna.

Urbanski-Bologna e la fiducia di Thiago Motta

Riproposto l’anno seguente, nell’ultima giornata di campionato – sempre contro il Genoa – per poi accasarsi definitivamente con la Primavera di Luca Vigiani. Dopo un intero campionato con i pari età, il giovane Kacper vive un’estate tormentata, arrivando solo in un secondo momento alla corte di Thiago Motta, alla sua stagione in rossoblù. Salta il ritiro, non la tournee. Pronti, via e viene inserito nel finale di gara in un Bologna-Milan 0 a 2, per poi ripetersi due settimane più tardi nella vittoria casalinga sul Cagliari, da interno di centrocampo. Da lì, però, colleziona ben nove panchine consecutive senza alcun impiego.

La gara interna con il Torino funge da spartiacque: gli si viene concesso uno spezzone di partita da esterno alto, a sinistra. Fin lì, tra primavera e prima squadra, mai lo si era visto in fascia; mediano, mezz’ala, trequartista e perfino seconda punta, esterno proprio mai. D’altronde si sa, il genio è colui che sa vedere l’assoluto nel particolare: è proprio il caso di Kacper Urbanski. Panchina, spezzoni e infine titolare, preferito altresì a Karlsson, Saelemaekers e Ndoye in certe situazioni. Conclude la stagione con quasi mille minuti all’attivo, anche se la gloria personale lascia il trono a quello collettivo: la Champions League.

Urbanski, un gol con una dedica speciale

Nessun gesto, nessuna imitazione. Un salto in alto e l’urlo di chi aveva tanto da gettare fuori. Il gol di Urbanski ha, però, una dedica speciale oltre a quella alla famiglia, che lo ha sempre supportato. Quel Lukasz Skorupski, suo connazionale e una sorta di fratello acquisito e che gli sta facendo da chioccia in questo percorso tra i grandi. I due, infatti, sono stati colti a più riprese insieme nel tragitto che da casa al campo e viceversa, ma non solo… lo stesso Urbanski nel post-partita di Monza lo ha definito “un fratello”.

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Dallo svincolo al rinnovo: la storia ‘particolare’

Ma facciamo un passo indietro. È l’estate del 2023, precisamente giugno (il 30 per l’esattezza), coincidente con la giornata del termine contrattuale dei calciatori. Il suo è un caso particolare, il classico caso del giovane ruspante dalle spiccate qualità tecniche che ha voglia solo di giocare. Lo stesso Urbanski espresse un giudizio circostanziale: “Secondo me avrei potuto giocare anche qualche minuto in Serie A, ma devo rispettare la decisione del mister. Il Bologna poteva darmi più fiducia ma rispetto tutti, lavoro sempre al 100% e adesso vediamo cosa succede. Il mio contratto è scaduto, il mio entourage parlerà coi vari club e poi prenderemo una decisione. Mi trovo molto bene in Italia, mi piace tutto. E’ un calcio adatto alle mie caratteristiche, come quello spagnolo”.

Ma quando tutto sembrava oramai perduto, ecco che quasi un mese più tardi la notizia dell’incontro andato a buon fine tra entourage e società: rinnovo a Urbanski! Costretto ad amalgamarsi con il gruppo-squadra solamente nella tournee olandese, post-ritiro a Valles, e diventato solamente con il progredire del tempo pedina fondamentale. Questa stagione per lui si è aperta sulla scia di quanto visto esattamente un anno fa. Questa volta a rallentare il processo di integrazione ci hanno pensato gli Europei in Germania con la Polonia e una longeva tendinopatia a partire da Valles. Italiano, quindi, ha avuto pochissimo tempo per vederlo operativo, motivo per cui lo ha lanciato solo nel finale di Bologna-Empoli e dal 1′ a Monza. Notizia freschissima l’accordo tra le due parti, società e calciatore, sul prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2028.

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