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[FOCUS] – Rosetti, sempre più al centro del Bologna Primavera

Alla scoperta del classe 2005 dei felsinei

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Sono tante le note lievi del Bologna Primavera in questa stagione. I felsinei stanno disputando un grande campionato, mettendo in evidenza giovani interessanti. Da Motolese a Stivanello, passando per Byone, Pyyhtia, Anatriello, Mazia e Raimondo. Merito della società che negli anni ha lavorato bene e poi di Luca Vigiani il quale fa giocare alla sua squadra un calcio spumeggiante, in cui tutti i suoi ragazzi sanno quello che devono fare ed è così che spiccano a meraviglia le qualità del giovane talento classe 2005 Manuel Rosetti. Un ragazzo che sta diventando sempre più fondamentale per lo scacchiere dell’U19 emiliana. Andiamo quindi a conoscerlo meglio.

L’ARRIVO AL BOLOGNA

Arriva in rossoblù nel luglio 2018 dal Cesena in seguito al fallimento della società. Parte quindi un’avventura ricca di soddisfazioni e di aneddoti, dove sul terreno di gioco dimostra di avere qualità importanti per un giovane della sua età. Manuel, quindi migliora giorno dopo giorno, sotto tutti i punti di vista, facendo parlare un gran bene di sé. La scorsa annata tra l’altro, si è anche laureato campione d’Italia con l’U17 agli ordini di mister Denis Biavati e più di qualcuno inizia ad accorgersi delle sue doti. Tra l’altro nell’ultimo atto, nella finale ad Ascoli vinta per 3-2 contro l’Inter è l’assoluto protagonista dopo il doppio vantaggio dei nerazzurri. I complimenti arrivano e lui li accoglie volentieri, come d’altronde farebbero tutti, ma continua a lavorare in silenzio, perché c’è un’altra stagione che lo attende. In molti quindi lo danno come perno dell’U18 e a Sky lo paragonano a Marocchi per le sue caratteristiche e si preannuncia un’annata spettacolare.

DALL’U18 ALLA PRIMAVERA

Inizia quindi il nuovo anno calcistico con l’U18, gioca la prima gara con il Napoli e poi contro il Sassuolo e di nuovo nella sfida di ritorno con i partenopei, quando è ormai membro integrante della Primavera. Si, perché, dopo le prime due uscite in panchina, Vigiani, lo fa subentrare contro l’Hellas Verona e da lì non fa più a meno di lui, concedendogli la prima maglia da titolare la partita successiva contro l’Udinese dove fornisce un assist a Paananen. Fin qui ha collezionato 18 presenze: 14 dal primo minuto e 4 da partita in corso, siglando la sua prima rete sabato proprio contro l’Hellas Verona e confezionando un assist ad Anatriello nel secondo gol, una prestazione quindi da applausi, quella messa in scena dal ragazzo di Forlì che il 7 marzo compirà 18 anni. Non c’è da dimenticare naturalmente la presenza timbrata in Coppa Italia Primavera nella partita vinta contro il Pescara per 4-2.Oltre ai numeri però, vanno sottolineate tutte le qualità di questa mezzala sinistra che gioca con disinvoltura anche a destra e che lì in mezzo al campo si diverte a fa divertire: è intelligente tatticamente, capisce nel migliori dei modi tutte le situazioni della gara, partecipa in modo ottimale nelle costruzione del gioco, dà una grandissima mano in fase offensiva, recupera palloni, è praticamente un motorino in mezzo al campo, perché grazie a grinta e cattiveria non molla mai e soprattutto ha tanti, tantissimi margini di miglioramento. In più, c’è anche da sottolineare che in un gruppo forte come quello dei 2004 degli emiliani è l’unico della formazione dell’U17 (2005) dello scorso anno che si sta affermando di più a suon di prestazioni al limite della perfezione. Il Bologna quindi se lo gode e non vede l’ora di portarlo in prima squadra e per quello che sta facendo vedere, non ne passerà tanto di tempo, ma ora bisogna pensare soltanto alla Primavera, per raggiungere altri fantastici risultati.

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