Galli sull’utilizzo dei giovani italiani: “Ci credo poco che possa cambiare la tendenza. Su Raimondo…”

In Italia manca la fiducia nei confronti dei giovani italiani. Un concetto forte, ma difficile da applicare. Sono diversi i fattori che frenano le società del nostro paese a lanciare i giovani. Impressionante il confronto con gli altri paesi Europei, dove molti ragazzi vengono lanciati in prima squadra a soli 16/17 anni. Eppure, in Italia il talento non manca. Basti pensare, ai vari Fazzini, Baldanzi, oppure di giovanissimi come Camarda e Liberali, ad esempio. Ai microfoni di TMW, il procuratore Giuseppe Galli ha parlato di uno dei suoi assistiti e del calcio italiano. Queste le sue parole.

Galli, l’analisi su Raimondo e il calcio italiano

Antonio Raimondo è stato una delle sorprese dello scorso campionato di Serie B. Con la maglia della Ternana, ha totalizzato 1 assist e 9 reti in 40 presenze. Numeri, che hanno attirato le sirene del Venezia, che lo ha prelevato in prestito dal Bologna. Di lui, ha parlato il suo agente, Giuseppe Galli: “Ha più possibilità di mettersi in evidenza e Di Francesco ha sempre lavorato molto bene con i giovani. Il Bologna lo ha ceduto in prestito secco perché ci crede, con questo allenatore può solo crescere e migliorare”. 

L’ultimo Europeo può influenzare l’utilizzo dei giovani italiani? Galli non ha dubbi: “Ci credo poco che possa cambiare la tendenza in Italia, sono sincero”. 

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