Julio Soler, con il Lanus alla conquista dell’Argentina e della Top 100 del Cies

Una stagione passata ad apprendere, a fare scuola di sopravvivenza in un tritacarne come il panorama del calcio argentino. Un mondo che ti ingloba nelle sue dinamiche particolari, che spesso a latitudini più alte non comprendiamo a fondo. Julio Soler potrebbe passare sottotraccia nel fiume di talenti nati e cresciuti nel paese di Maradona e Messi. Eppure, non è uscito dai radar del CIES, che lo ha inserito nella Top 100 dei migliori prospetti Under 20 nella passata annata.

Julio Soler, le statistiche della seconda tra i grandi

Non parliamo del primo impatto col mondo dei grandi, ma non si può di certo segnalarlo come veterano. Anche perché la carta d’identità recita 16 febbraio 2005: 19 anni di talento, ma anche ingenuità o difetti da smussare. La progressione e il passo ci sono, ma nelle 26 partite giocate tra Copa de la Liga, Copa Sudamericana, Superliga e Copa Argentina, si sono palesati anche i limiti dati dall’età. In tutto, sono 2106 i minuti disputati, con una media di 81 ad allacciata di scarpa.

Numeri promettenti, a cui si affiancano quei 2 assist a fare capolino e a segnalare come serva comunque qualcosa in più sul lato tecnico. E quello 0 alla voce “trofei conquistati” è un motivo in più per ricercare segnali di crescita, per spingere sempre più in là i propri orizzonti. Con la consapevolezza che di qui in avanti si può e si deve solo salire, nel rendimento e nelle ambizioni.

Gli obiettivi nell’immediato futuro

Fare bene è sicuramente banale come risposta, ma racchiude tanti aspetti dell’evoluzione che attende Julio Soler. In un club già vincitore del Campionato Argentino 2 volte, nonché campione di Copa Sudamericana e Supercopa per una volta, l’obiettivo deve essere credere nella vittoria finale. Tuttavia, dopo 13 uscite il pantano della metà classifica sta demineralizzando i sogni della squadra.

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