Cannavaro: “Giovani? Finiamo di stracciarci le vesti. Basta tattica, alcuni non sanno correre”

L’Europeo dell’Italia ha lasciato diverse scorie. C’è chi boccia la guida tecnica, chi le idee dall’alto e chi invece prova a dire la sua per cercare di capire quali possano essere i problemi in questi ultimi anni. Dal Mondiale del 2006 a oggi c’è stato un declino, anzi un impoverimento, per quanto riguarda la crescita di talenti.

La vittoria a Euro2021 forse è stato l’unico momento positivo, ma ha nascosto la polvere sotto il tappeto come si usa dire. Serve dare una sterzata per ritornare a essere la Nazionale di grandi campioni e talenti. Per farlo bisogna necessariamente tornare a lavorare sui giovani, le strutture e avere il coraggio di mandare in campo i talenti delle varie squadre (vedi Mbangula e Savona con Motta alla Juve). Di questi temi ha parlato Fabio Cannavaro a La Gazzetta dello Sport.

Cannavaro, l’Italia e il problema giovani

Il Campione del Mondo del 2006, nonché vincitore del Pallone d’Oro proprio dopo la rassegna iridata, ha parlato a la Rosea riguardo l’assenza di un italiano nella lista dei 30 candidati per il premio e poi è sceso nello specifico parlando dei giovani.

Sull’Italia: “Purtroppo no. Dopo un Europeo così me l’aspettavo. Anzi è giusto. Ma finiamo di stracciarci le vesti ora. Sono anni che non ci rendiamo conto della crisi che ci investe. Semplicemente, dobbiamo tornare a fare le cose che ci facevano vincere”.

Gli esempi: “Lavorare sui giovani. Ma seriamente, non riempiendogli la testa di tattica, dell’azione che comincia dal portiere, di pressing alto… Poi alcuni non sanno correre o saltare indietro. E intanto la tecnica si impoverisce. Alcuni di A controllano il pallone in tre tempi”.