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Marani sulle seconde squadre: “Esistono delle regole chiare. Effetto in 4/5 anni”

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Domani inizierà ufficialmente il campionato di Serie C. Una competizione che negli ultimi anni è diventata interessante, anche grazie all’introduzione delle seconde squadre. Quelle delle formazioni U23 è un tema divisivo. Parte degli addetti ai lavori, reputano che le cosidette “squadre B” vadano ad alterare il livello del campionato di terza serie. Altri invece le reputano utili per permettere ai giovani di trovare continuità nel calcio dei professionisti. In un’intervista rilasciata a TMW Radio, il presidente della Lega Pro Matteo Marani ha parlato delle seconde squadre.

Serie C, Marani sulla nascita delle seconde squadre

Il presidente Marani si è voluto in primis soffermare sulla nascita delle seconde squadre: “Il tema Seconde Squadre va inquadrato bene, e va detto intanto che non sono state una scelta della Lega pro, ma della Federazione. Nel 2018 venivamo da una mancata partecipazione al Mondiale, e si doveva rispondere a una difficoltà del sistema. Così,Billy Costacurta, allora vice del Commissario Straordinario Fabbricini, le propose. La Lega Pro dette la disponibilità a ospitarle. Fu spiegato che il livello delle U23 era da Serie C, ed effettivamente sul campo si è visto”. 

Gli effetti positivi all’estero

Un progetto che ha all’estero ha avuto dei riscontri più che positivi: “Nella Spagna campione d’Europa, dei 26 convocati all’ultimo Europeo in 20 venivano dalle Seconde Squadre. In Italia non è detto funzionino, ma è un tentativo che si è voluto fare. L’effetto si capirà però tra 4-5 anni, non può essere immediato”. 

Marani e le regole sulle seconde squadre

Per le seconde squadre, esistono delle regole chiare: “A ogni modo, ci sono regole chiare, come quello delle divisione tra i gironi, che ha ovviamente portato a malumori e critiche, ma da subito si disse che le regole cui dovevano attenersi le U23 erano quelle della C, tanto che questo anno abbiamo ottenuto che ai playoff ci siano solo calciatori militanti effettivamente della Seconda Squadra e non siano ammessi coloro che scendono dalla prima squadra: sì alla formazione, no alla competizione. Se una U23 deve competere per vincere, perde il senso del progetto. Chiarisco poi che non saranno ammessi i sovrannumero, la C ha una sua regolarità e non va alterata; non solo, in caso di retrocessione, le Seconde Squadre rimangono nello slot delle Seconde Squadre in caso di riammissioni e/o ripescaggi, non prendono il posto di altri club retrocessi o delle formazione di Serie D”. 

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