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La Next Gen e la ‘carica dei 2005’: la Juve tra il presente e il futuro

I bianconeri coltivano il progetto seconda squadra coi giovani della Primavera

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Yildiz, Huijsen, Boende

Se in Italia parlare di squadre B è un pò convenienza, un pò verità ed un pò paraculo la Juve ha preferito evitare tante parole e concentrarsi davvero su questo progetto, rendendolo concreto.
Dall’introduzione della seconda squadra, nella stagione 2018-19 è innanzitutto da considerare il risultato che, nel corso delle stagioni, questa ha ottenuto nel Girone A di Serie C: il miglior piazzamento, l’ottavo posto (ed i conseguenti playoff) dell’annata 21/22 potrebbe essere migliorato in questa stagione (squadra ora 11esima ma con ancora 15 punti in palio).
Questo dato, non il focus del pezzo, è un plus che dimostra come la Juventus Next Gen non sia solo un “parcheggio” per possibili o futuribili ragazzi da lanciare o user come merce di scambio ma una realtà sportiva competitiva e seria che, con l’iscrizione annuale versta alla lega Serie C (1 milione di euro) aiuta tutto il movimento-calcio anche a livello economico.

Nicolussi Caviglia, Portanova, Fagioli, Kastanos, Muratore, Olivieri, Zannimacchia, Dragusin, Frabotta, Dany Mota, Ranocchia, Miretti, Iling Junior,  Barrenechea, Soulè.
Questo l’elenco dei giocatori che, dopo la creazione del progetto “Next Gen” bianconero hanno spiccato il volo verso il professionismo tra Serie B e Serie A: con un gran numero di giocatori rimasti si alla base o andati a cercare fortuna in qualche altro lido in terza serie ma, anche con una bacino di giocatori “autoprodotti” ed utili nel presente e nel futuro.

LE NUOVE LEVE:
Nella stagione corrente, insieme alla definitiva esplosione di Fagioli e Miretti, le belle scoperte di Iling Junior e Soulè ed i primi passi di Barrenechea sono tre i ragazzi in lampa di lancio che si stanno, grazie all’esperienza in C, affacciando alla prima squadra:  il difensore olandese Dean Huijsen, il centrocampista Nonge Boende e Yildiz, Tuttosport, nell’edizione di venerdì gli ha dedicato un piccolo focus, vediamoli più nel dettaglio.

Dean Huijsen, nato il 14 aprile 2005 ad Amsterdam ha tutte le caratteristiche del centrale olandese della nuova scuola: fisico statuario(195 cm), tecnica di base molto sviluppata, fiuto del gol e capacità d’inserimento sia palla al piede che sui calci piazzati notevole e, soprattutto, un occhio rubato ad Allegri che lo ha schierato nelle gare post-mondiale.
Il ragazzo ha disputato la maggior parte del proprio minutaglie stagionale in Serie C: in Primavera 1 solo otto gettoni con tre reti, in Youth Cup altre sei presenze ed altri tre gol, poi solo Under 23.
Nel terzo livello italiano il ragazzo ha disputato 12 gare in campionato e 2 in coppa con 2 reti a referto per un totale di 1289 minuti totali in stagione.
Poco più avanti di lui ha fatto il proprio esordio domenica ha esordito il mediano belga Joseph Nonge Boende, nato il 15 maggio 2005 e proveniente dal settore giovanile dell’Anderlecht dove ha brillato come centrale, ma, Montero, lo ha spostato davanti alla difesa.
Nel nuovo ruolo, in Primavera 1, ha disputato 22 gettoni per un totale di 1551 minuti conditi da due ammonizioni e due reti, entrambe contro l’Empoli tra andata e ritorno. 
Centrocampista fisico (184 cm) che fa del dinamismo e della corsa le proprie migliori armi e, su cui il Brighton, ha già messo gli occhi.
Il terzo della classe 2005 è sicuramente il ragazzo che ruba più l’occhio: Kenan Yldiz, nato a Regensburg in Germania ma di nazionalità turca, ruolo fantasista, giocate, gol e qualità.
Quando aveva 7 anni il Bayern lo porta via dalla squadra locale, a 10 l’Adidas lo mette sotto contratto ora è il presente della Primavera 1: 30 presenze, 14 gol e 6 assist in campionato e 3 segnature in Youth Cup più un gettone ed un gol in Coppa Italia Primavera.
Il turco, impiegabile in tutte le posizioni dell’attacco, è ora da qualche settimana in pianta stabile in Under 23 dopo l’esordio con la Virtus Verona a metà dicembre e la panchina con il Lecco a febbraio. Nelle ultime due gare mezzora con Pro Vercelli e Pro Patria, anche viste le sirene provenienti da tante big d’Europa che hanno fatto tremare la Juventus.

 

 

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