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La Roma Primavera cambia pelle: la nuova formazione di Falsini

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Gianluca Falsini

Per archiviare la cocente delusione della finale 2024 persa contro il Sassuolo, la Roma vuole e deve ripartire dal talento delle sue nuove “generazioni d’oro”. Quelle che hanno inciso con due finali di campionato Under 17 e 18, con la vittoria del gruppo dei classe 2007. Questi potrebbero essere i protagonisti del prossimo Primavera 1, in un undici inedito e al momento segnato dagli addii dell’annata 2004.

La nuova Primavera della Roma

A proteggere i pali ci sarà ancora Renato Marin. Nel Primavera 1 appena spedito agli archivi ha messo il lucchetto alla porta trovando il clean sheet in 11 occasioni. Federico Nardin sarà il primo a comporre la cerniera difensiva (a meno di clamorosi ribaltoni dettati dal mercato). Stupendo centrale difensivo e capitano nella cavalcata dei giallorossi alla conquista del Campionato Under 17. Inoltre, il classe 2007 ha partecipato attivamente alla scalata dell’Italia nell’Europeo U17, essendo compagno di squadra di Coletta ma in panchina nella finale contro il Portogallo. Per lui leadership e freddezza giocando il 99% dei minuti nelle 6 presenze della fase finale del campionato Under 17. Con la maglia azzurra una sola ma cruciale presenza nei gironi contro la Slovacchia, che gli permette di poter dire “io c’ero e ho messo la mia firma sul capolavoro”. Si continua con l’ “esperienza” (fa strano dirlo per un diciottenne) di Matteo Plaia, che in 23 presenze dimostra grande senso dell’intervento e buona pericolosità sui piazzati (2 i gol per il nativo di Bruxelles). Lovro Golic invece ha dalla sua un’esperienza già acquisita con la Primavera, che si unisce come un filo ininterrotto con la stagione in U18 grazie ad un dettaglio che assume il ruolo da protagonista. La delusione, dovuta ad una doppia finale Scudetto persa da titolare e condottiero della difesa. Per lui tanta presenza fisica, letture difensive e un bagaglio di conoscenze già acquisite nelle 27 presenze in Primavera 1. Si conclude il pacchetto arretrato con Christian Cama, un altro che si è preso le copertine nell’Italia di mister Favo sul tetto d’Europa Under 17. L’azione che unisce presente e futuro della Roma è quella che arriva al 7’ della finale contro i lusitani. Cross tagliato proprio del terzino per Coletta, che incorna e sposta gli equilibri. L’asse potrebbe riproporsi anche nel prossimo Campionato Primavera.

Centrocampo e attacco

Sulla mediana, Matteo Mannini sarà il motore della transizione offensiva coadiuvata dai muscoli e il dinamismo di Alessandro Di Nunzio, ennesimo doppio campione d’Italia e d’Europa con l’Under 17. Ultimo tassello in mezzo al campo è Make Ivkovic. Ennesimo talentuoso classe 2006 che in questa stagione è stato diviso tra il Campionato Under 18 (caratterizzato da ottima vena realizzativa, con 9 presenze condite da 3 gol e 2 assist) e uno stage approfondito in Primavera, con 255 minuti accumulati in 8 partite. Federico Coletta si candida ad essere la punta di diamante: classe, giocate risolutive e presenza continua nei 90 minuti. Dominatore incontrastato nel Campionato Under 17, in cui arrivano 12 gol e 6 assist, il fantasista arriva più devastante di prima all’appuntamento di gran gala. Che sia in smoking, con un’eleganza ipnotica, o di grinta, Coletta sbrana la prima parte della fase finale. Gol all’esordio con l’Atalanta e splendida doppietta nel 3-1 contro il Parma. A sandwich, si piazzano le giocate e i gol pesanti nell’Europeo Under 17, in cui è dominante nei momenti decisivi. Tornato dalla spedizione azzurra, il classe 2007 tira fuori due jolly dal mazzo nei quarti contro il Milan. Siamo davanti ad una squadra che cambia pelle. Ma anche con il peso di dover fare la muta e rinunciare a molti profili che negli scorsi anni sono stati decisivi, si candida prepotentemente per non rimanere sullo sfondo ad agire come comparsa.

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