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Valentini punta il dito: “Troppi stranieri nelle squadre Primavera”

Le parole dell’ex direttore generale della FIGC

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Valentini punta il dito: "Troppi stranieri nelle squadre Primavera"

L’eliminazione dell’Italia dall’Europeo 2024 ha fatto molto rumore. I primi a prendere la parola, oltre ai diretti protagonisti (in negativo) sul terreno di gioco, sono stati Gabriele Gravina, presidente della FIGC, e il commissario tecnico Luciano Spalletti. Quest’ultimo ha ammesso alcuni errori e ha dichiarato l’intenzione di voler puntare maggiormente sui giovani, mentre il numero uno della Federazione ha attaccato altre componenti del calcio, per la “resistenza” su alcuni temi riguardanti il calcio giovanili. A prendere la parola è stato anche Antonello Valentini, ex direttore generale della FIGC. Interpellato sulla Nazionale, Valentini ha parlato a ‘Radio anch’io sport’ su Rai Radio 1, dopo l’eliminazione degli azzurri dall’Europeo. Di seguito le sue dichiarazioni.

Antonello Valentini

Antonello Valentini ha parlato del campionato Primavera

Le parole di Valentini sull’Italia e i giovani

“Dobbiamo decidere se continuare a distruggere con processi sommari o invece provare a ricostruire coinvolgendo tutte le componenti del calcio italiano, quelle che votano in Consiglio federale. Perché non c’è un uomo solo al comando”. 

“La Federazione in questi anni ha continuato a investire sui giovani e oggi abbiamo l’Under 20 vice campione del mondo e l’Under 19 e 17 campioni d’Europa. Ma se nel 2000 il ct poteva scegliere tra il 60-66% dei giocatori di Serie A selezionabili, oggi la percentuale è scesa al 32-33%. Ha ragione il presidente Gravina quando dice che gli azzurrabili sono 80-100″.

“Troppi stranieri”. L’esempio del Lecce

“Abbiamo le squadre Primavera imbottite di giocatori non selezionabili, come il Lecce lo scorso anno. Ha vinto il campionato Primavera 1 con il 95% di minutaggio di stranieri non selezionabili per le nazionali Questo comporta un doppio effetto negativo: portiamo gli stranieri in Italia, li facciamo crescere e poi ce li ritroviamo contro nelle Nazionali. Le punte selezionabili per l’azzurro sono appena sei. Bisogna essere più realisti perché non c’è tempo da perdere”.

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