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Inter, per Di Maggio è viva l’opzione Serie C: lo vogliono due club
Il centrocampista classe 2005 è pronto all’avventura tra i grandi
Un passato che è lì da consultare e un futuro tutto da scrivere: metabolizzata (per quanto possibile) la delusione playoff Primavera con l’Inter, Luca Di Maggio è pronto alla prima esperienza nel calcio dei grandi. Come riporta Fcinternews.it per il suo esordio da professionista il classe 2005 (e il procuratore Alessandro Lucci) dovrà scegliere tra Pescara e Ternana.
Di Maggio, pronti due progetti diversi ma simili
Sembra un ossimoro senza costrutto, ma alla base c’è un fondo di verità: Pescara e Ternana stanno bussando alla porta dei nerazzurri per chiedere informazioni su Di Maggio. Si tratta di due club agli antipodi per il momento storico che stanno attraversando: gli abruzzesi provano da un paio d’anni a tornare in Serie B, ma tirano il freno ai playoff dove non riescono a dare la sgasata decisiva. Gli umbri invece sono reduci dal disastro ai playout di Serie B, dove davanti al proprio pubblico hanno preso tre sberle dal bari e sono stati condannati alla discesa negli inferi della Serie C. Gli obiettivi però, accomunano le due fazioni: entrambe vogliono il salto di categoria, con la serie cadetta che deve rappresentare il traguardo finale per due realtà a loro modo importanti per il nostro calcio. Per questo, il centrocampista classe 2005 potrà scegliere tra due progetti comunque ambiziosi, che hanno dimostrato di dare fiducia ai giovani (come dimostrano i vari Desogus, Accornero, Di Stefano e Raimondo; quattro profili delle annate, 2002, 2003 e 2004, che in Primavera hanno mostrato colpi e talento e che nei due club hanno trovato minuti ed esperienza).
I numeri di una stagione dolce, ma col finale amaro
Partiamo dalle banalità: l’Inter è stata uno schiacciasassi per due terzi di campionato. Dominante, spietata e mai in apnea, la banda di Chivu ha vissuto una parte centrale del Primavera 1 che ha rasentato la perfezione. L’anello di congiunzione è stato ovviamente un centrocampo di una bellezza e una concretezza folgorante, con Stankovic in regia, Berenbruch a dare continui strappi di talento ed estro, e Akinsanmiro e Di Maggio a fare la staffetta per la terza maglia da titolare. In questo contesto, il nativo di Segrate ha trovato linfa per alimentare una stagione che fino ai blocchi di partenza dei playoff è stata detonante. Chiamato spesso a spaccare le partite (o a trovare la giocata risolutiva per portarle a casa), il classe 2005 ha contribuito con 8 gol e 3 assist, griffando anche il derby d’andata. Nella “off-season”, la debacle: l’1-3 con il Sassuolo tarpa le ali ai nerazzurri, nonostante l’assist proprio di Di Maggio per l’inutile gol di Aidoo.
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