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Nunziata su Fagioli: “Giocatore esemplare. Oltre al talento ha altro”
Il Ct dellU21 parla così del centrocampista della Juventus
Carmine Nunziata è da tanti anni all’interno dello staff dell’Italia come commissario tecnico. L’allenatore ha guidato le selezioni azzurre facendo un percorso di crescita e di step fino ad arrivare all’Under 21. Alla Gazzetta dello Sport ha parlato di Nicolò Fagioli, delle sue qualità e del momento vissuto con il caso scommesse ma ha ricordato anche il centrocampista della Juve quando era giovanissimo tra qualità, tecniche, mentali e la sua crescita nel ruolo.
Nunziata e gli esordi in Nazionale di Fagioli
“Aveva 16 anni. Lo faccio giocare contro il Montenegro e fa gol, contro la Lettonia e fa gol”. Indietro dal punto di vista fisico: “Le relazioni sul suo rendimento nel settore della Juve erano chiare e certe qualità le avevamo già viste nell’Under 15 e nell’Under 16. Però a livello fisico era ancora un po’ indietro”. E le sue qualità tecniche: “Con i piedi gli veniva tutto facile rispetto ad altri giocatori della sua età. Ma il talento non basta, lui aveva qualcosa in più: l’intelligenza di apprendere con facilità cosa fare in campo”.
Poi spiega come lo metteva in campo lui: “Sia mezzala che trequartista. Ai tempi usavo il 4-3-1-2, con una punta centrale e una larga, che era Riccardi: mi serviva qualità alle loro spalle e Nicolò me la dava. Nell’Under 19 ho iniziato a provarlo davanti alla difesa, tanto poteva coprire tutti i ruoli del centrocampo. Aveva un po’ tutto, come adesso”. Sul ruolo. “Aveva piede e visione di gioco, si capiva che la sua evoluzione poteva essere quella”.
Nunziata, Fagioli e il percorso
“Prima l’Under 23 della Juve, poi la Serie B a Cremona. Trafila corretta: penso sempre che è importante che i giovani vadano a giocare, quando escono dai settori giovanili non devono passare direttamente alla panchina. La Serie C è formativa, la Serie B anche meglio per crescere e arrivare in A da possibile protagonista”. Sui suoi comportamenti in campo: “Ragazzo fantastico, comportamenti esemplari. Pensi che nel 2018, finale con l’Olanda dell’Europeo Under 17, non lo feci giocare titolare: eravamo alla sesta partita, mi serviva gente fresca. Beh, lo misi all’inizio del secondo tempo e fece due assist. Uno che in campo dà sempre tutto, e chi dà sempre tutto in un gruppo ci sta benissimo”. A chiudere ha parlato del momento difficile: “Molto delicato. Se non hai carattere e non sei un ragazzo maturo, non ne esci. Invece ne è venuto fuori bene: nella vita tutti possiamo sbagliare, conta come si reagisce e lui è stato bravo. Ma per come l’avevo conosciuto, non ho mai avuto dubbi”.
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