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Fiorentina-Lazio, le pagelle dei biancocelesti: Magro mette i guanti sui tre punti, Gonzalez eroico

Le pagelle degli ospiti

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Magro 8: una prima frazione croce e delizia; prima salva con un riflesso impressionante su Harder, poi spiana la strada al gol di Denes con un’uscita difettosa. Torna nella miglior versione di sé quando mette il mantello da Superman sul tiro ravvicinato di Rubino. Salva anche su Gudelevicius e Pierozzi, prima accompagna sul palo una rasoiata e poi va in spaccata, da portiere di Futsal.

Bedini 6: accende la spia dell’attenzione nei secondi 45. Prestazione nel complesso solida.

Ruggeri 7: incornata prepotente per rimettere tutto in parità. Domina per vie aeree, andando a centimetri dalla doppietta. 

Dutu 6: tanta, troppa irruenza negli interventi. Perde efficacia quando lascia dietro di sé tanto campo da difendere, più ordinato e preciso a difesa schierata.

Milani 6,5: tanto lavoro sottotraccia, non necessariamente vistoso ma tremendamente efficace. Con la fisicità e la sfrontatezza giusta affronta qualsiasi avversario.

Di Tommaso 7: innalza il tasso tecnico e fisico nella ripresa, trasformandosi in un baluardo difensivo roccioso e insuperabile nell’uno contro uno. 

Bordon 6: mette ordine dove regna il caos. 90 minuti che racchiudono tante cose, tra sofferenza, forza d’animo e coraggio nella scelta anche in impostazione. 

Napolitano 6: tanta sostanza per il dieci biancoceleste, in un inedito ruolo da equilibratore di gioco. Dall’83’ Nazzarro S.V.

Yordanov 6: sfortunato, abbandona il campo dopo soli 21 minuti. Dal 21′ D’Agostini 7: incredibile la parabola della sua partita; da semplice comparsa in un primo tempo di sofferenza, a protagonista della stoccata vincente che sposta gli equilibri nel finale. Dall’83’ Sulejmani S.V.

Gonzalez 7,5: partita preziosissima fatta di sacrificio, sudore e tanto sangue freddo. Commovente il recupero palla con assist per D’Agostino; in poche parole, un uomo in missione.

Fernandes 7: elettrico, l’unico che dà segnali di pericolosità per la retroguardia avversaria nel primo tempo. Il suo rendimento non subisce mai una flessione, con la sua rapidità nello stretto e nell’allungo che è un’arma affilatissima che affonda costantemente sul fianco destro della difesa viola. Dal 70′ Cappelli 6: non è il tipo di partita che preferisce, ma entra con la giusta mentalità e al servizio di un’interesse superiore, quello della squadra.

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