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Juve, Palumbo: “Next Gen step formativo. Primavera? Il salto è…”

Il centrocampista classe 2002 ha parlato ai canali ufficiali

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Palumbo - MARTIN COCCIOLO

Martin Palumbo ha giocato e segnato nella sfida di Coppa Italia di Serie C persa dalla Juve Next Gen contro la Lucchese per 3 a 2. Il suo gol al 91esimo ha portato la gara ai tempi supplementari visto l’1 a 1 dei due tempi regolari. Il classe 2002 si è ripreso dopo un problema muscolare e ora sta ritrovando la condizione e la continuità necessaria per essere un giocatore importante della formazione allenata da Brambilla. Lui ha già assaggiato anche la Serie A avendo esordito prima con l’Udinese e poi con la Juve e ovviamente l’obiettivo è quello di tornarci. A tal proposito ha parlato proprio ai canali ufficiali del club complimentandosi anche con Hans Nicolussi Caviglia per l’esordio da titolare contro l’Inter all’Allianz Stadium. 

Palumbo Juve Next Gen

Martin Palumbo -MARTIN COCCIOLO

Palumbo e i complimenti a Nicolussi Caviglia

Martin Palumbo ha parlato ai canali ufficiali del club bianconero e ha voluto complimentarsi per l’esordio di Nicolussi Caviglia: Ho sentito le parole di Hans nel post gara di Juve-Inter su quanto la Next Gen abbia avuto un ruolo importante nel suo percorso di crescita che lo ha portato fino in Serie A e non posso fare altro che condividere totalmente il suo pensiero. Prima di tutto ci tengo a complimentarmi con lui per la sua prima partita da titolare con la Prima squadra, per di più in un match così importante come il Derby d’Italia”. E sulle seconde squadre ha poi aggiunto…

Palumbo Juve Next Gen

Martin Palumbo – MARTINA CUTRONA

Palumbo e l’importanza della Next Gen

Il centrocampista della Juventus Next Gen ha poi aggiunto “che per dei ragazzi così giovani come lo siamo praticamente tutti noi della Next Gen è altamente formativo giocare in un campionato difficile come la Serie C, con giocatori più grandi e, quindi, più maturi di noi. Spesso ci troviamo a fronteggiare avversari che giocano con più esperienza e furbizia e anche questi dettagli possono fare la differenza nel percorso di crescita di un ragazzo giovane con poche esperienze alle spalle nel professionismo o addirittura proveniente dal settore giovanile. In quest’ultimo caso, poi, si è abituati a confrontarsi con avversari più o meno della stessa età e pressoché con la stessa struttura fisica, di conseguenza il salto di categoria è ancora più difficile. Tra i professionisti queste dinamiche, dunque, cambiano, ma se affrontate nel modo giusto ti permettono di crescere molto”.

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