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Bordon, futuro assicurato: play e figlio d’arte della Lazio

Alla scoperta del centrocampista brasiliano della Primavera biancoceleste

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Bordon

Il ritorno nel Primavera 1 per la Lazio Primavera fin qui è più che positivo. La squadra di Stefano Sanderra  occupa la terza posizione in classifica mettendo in evidenza diversi bei prospetti: iniziando dall’ormai certezza Sana Fernandes, passando per Dutu, D’Agostini e Gonzalez, giovani interessanti a cui se ne aggiungono ovviamente altri che i biancocelesti stanno curando sotto tutti i punti di vista. La squadra poi propone un buon calcio, che può soltanto migliorare tramite il lavoro e lì in mezzo al campo a dettare i tempi e le giocate  c’è il  brasiliano Filipe Bordon, che tra l’altro nell’ultimo turno in campionato ha siglato la sua seconda marcatura stagionale contro il Frosinone, un giocatore importante che sta diventando sempre di più un punto fermo.

LAZIO, LE PAGELLE DELLA PRIMAVERA

Buon sangue non mente

Filipe è nato il 24 giugno 2005, è figlio di Marcelo Bordon ex giocatore di Schalke 04 con cui ha vinto una Coppa di Germania nel 2006 e dello Stoccarda. Spicca poi nel suo curriculum la Coppa America vinta con il Brasile nel 2004, appena un anno prima della nascita del gioiellino della Lazio, che pare stia seguendo nel miglior dei modi le orme e i consigli del padre. Entrambi sono difensori, ma Filipe inizia la sua carriera da play per poi essere arretrato in difesa e ora i biancocelesti lo hanno riportato alle origini e visti i risultati non possono che non essere soddisfatti.

Bordon Lazio Primavera

Bordon – LEONARDO BARTOLINI

Avevano ragione

Il giovane calciatore approda nella capitale con i consensi da parte di tutti gli addetti ai lavori che ne apprezzano le qualità umane e calcistiche. In molti dicono: ”tempo di ambientarsi e farà vedere a tutti cosa è capace di fare” e lui non sta deludendo le aspettative della vigilia. La sua avventura in Italia è iniziata a settembre con una prima amichevole vinta 2-1 contro il Campus Eur squadra di Eccellenza. E’ arrivato nel nostro paese grazie alla segnalazione da parte di Julian Taran agente che ha portato Luiz Felipe in biancoceleste nel 2017 e poi  Stefano Mauri ha agevolato la trattativa, consapevole dello spessore del giocatore. L’ accordo con l’Associação Ferroviária de Esportes, società brasiliana proprietaria del cartellino di Bordon, è stato raggiunto sulla base del prestito  con diritto di riscatto fissato intorno ai  600 mila euro.

Le caratteristiche di Bordon

Come detto prima nasce play, ma nel corso della sua fin qui breve carriera viene arretrato difensore centrale, dove dimostra che è un ruolo che sa ricoprire senza alcun problema. La Lazio quindi non può far a meno della sua duttilità e lo acquista riportandolo nella sua posizione iniziale, visto l’infortunio di Balde e il rientro di Gonzalez, con Coulibaly centrocampista classe 2003 che non può più rientrare come fuoriquota. Bordon è quindi un giocatore che abbina qualità e quantità, dotato di grande intelligenza e che comanda il centrocampo della sua squadra in ottimo modo. Fin qui ha collezionato quattordici presenze in tutte le competizioni con i biancocelesti, siglando tre gol: uno in campionato e due in Youth League tra l’altro entrambi con il Feyenoord, in un torneo in cui la Lazio non sta facendo un gran bene vista anche l’eliminazione, ma quello che conta di più è la crescita dei ragazzi e vedendo quella di Filipe e di altri elementi, la Lazio si può dire che ha veramente un futuro assicurato.

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