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Caos Sakho, truffa sull’età: nei guai l’ex Pescara Primavera
La situazione attorno al difensore con un passato tra Pescara e Bologna
Scattano due anni di squalifica per Ely Sakho, ex Pescara e Bologna Primavera, che in occasione del tesseramento per le suddette società sportive ha provveduto a falsificare i suoi documenti d’identità dichiarando un nome e una data di nascita differenti da quelle registrate all’anagrafe. Come riportato da Il Messaggero, I primi campanelli d’allarme sono arrivati sotto a un post social di novembre del 2021 dello stesso Sakho, dove diverse persone invitavano il calciatore a dire la verità sulla sua età nei commenti. Dopo aver indagato a lungo, la polizia ha appurato che il giovane calciatore, al momento del tesseramento con la Società Delfino Pescara nel 2020/21 e con il Bologna FC 1909 nel 2021/22, aveva dichiarato di chiamarsi Pape Sakho e di essere nato il 23 febbraio 2002 per poter partecipare a competizioni riservate agli Under 19, quando in realtà il suo vero nome risulta essere Ely, nato il 23 febbraio 1998.
Il verbale della Squadra Mobile di Pescara
Ecco parte del verbale della Squadra Mobile di Pescara sul caso Sakho in cui risulta «la circostanza, peraltro non contestata, che il calciatore Ely Sakho, nato in Senegal il 23.02.1998 e di nazionalità francese, in occasione della richiesta di tesseramento alla Figc prima nella stagione 20-21 per la Società Delfino Pescara e poi nella stagione 21-22 per la Società Bologna FC 1909, ha dichiarato, mentendo, di avere come nome di battesimo Pape e di essere nato il giorno 23.02.2002 (anziché il 23.02.1998) producendo a tal fine documenti di identità falsi, al fine di essere tesserato dalle suindicate società e schierato in competizioni riservate a calciatori che non avessero compiuto il 19° anno di età. La circostanza è stata, peraltro, confermata dal sig. Ely Sakho che, nel corso delle spontanee dichiarazioni rese, ha ammesso di aver dolosamente fornito false generalità al fine di vedere agevolata la propria carriera calcistica potendo contare su di una età più giovane».
Magistratura ordinaria
Il ragazzo ora è nei guai, non solo per quanto riguarda la giustizia sportiva. La condotta di Sakho, infatti, viene ritenuta rilevante anche per la magistratura ordinaria per aver falsificato i documenti d’identità. «Appare, inoltre, censurabile anche la condotta processuale tenuta dal sig. Ely Sakho che ha ritenuto di non costituirsi in giudizio e di non addurre, alcuna circostanza a suo favore al fine di giustificare la propria condotta che, occorre ribadirlo, appare particolarmente rilevante oltre che per la giustizia sportiva anche per quella ordinaria». Il giocatore aveva dichiarato di essere nato 4 anni dopo la sua reale data di nascita per cercare di avere più possibilità di far carriera nel calcio ma la Squadra Mobile di Pescara è andata a fondo nelle indagini scoprendo la verità.
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