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Riforme Serie B, lodo Balata: no alle seconde squadre
La Lega B ribadisce la contrarietà alle squadre B
La Lega B, dopo mesi di confronti e discussioni, ha elaborato una bozza contenente una proposta organica di riforma. L’intento è quello di dare un contributo al tentativo di riassetto dei campionati, da parte del presidente Gabriele Gravina. Il cosiddetto “lodo Balata”, elaborato con tutte le società della serie cadetta, è stato inviato – scrive il Corriere dello Sport – alle componenti federali con vista sull’Assemblea del prossimo 11 marzo. Oltre alla sostenibilità del sistema, sia in termini economici che di credibilità, la bozza contiene anche l’introduzione di una “tax credit” sui giovani: in sintesi, prevedere incentivi per le società che puntano sui vivai e sulla formazione. Ribadito fermamente, invece, il no alle seconde squadre.
La B dice no alle seconde squadre: le motivazioni
La Lega B, prosegue il quotidiano, motiva il no alle seconde squadre argomentandolo con alcune motivazioni. In primis, secondo le componenti della Lega, tale progetto ridurrebbe drasticamente le cessioni a titolo temporaneo, da parte dei club di Serie A, dei giovani talenti alle società di Serie B. Inoltre c’è la preoccupazione riguardante la regolarità del campionato: nella bozza, viene evidenziato che “verrebbe meno quella contendibilità dei risultati che è stata una costante d’interesse nel campionato negli ultimi anni, accrescendone il valore”.
Le attuali seconde squadre e quelle… in cantiere
Come ben sappiamo, la prima società in Italia ad essersi dotata di una seconda squadra è stata la Juventus, ben cinque stagioni fa. Un progetto, quello voluto fortemente dal club bianconero, ha già dato i suoi frutti importanti ed evidenti, visti i tanti giovani prospetti lanciati in questi anni nella prima squadra della Vecchia Signora. La Juventus ha tracciato la strada e la prima a seguirla è stata l’Atalanta: nella scorsa estate, consapevole dei grandi vantaggi derivanti dalle seconde squadre, i nerazzurri hanno iscritto l’Atalanta U23 al campionato di Serie C.
E le prossime? Il Sassuolo si era mosso, salvo poi dover rimandare il progetto, mentre adesso in prima fila sembra esserci il Milan. I rossoneri stanno lavorando con grande convinzione sulla crescita del proprio vivaio e una formazione U23 darebbe sicuramente una svolta importante per gli scenari futuri del club. In passato anche altri club, dall’Inter alla Roma, passando per il Torino, avevano mostrato segnali d’interesse nei confronti delle seconde squadre. Senza però, almeno per il momento, muovere passi concreti per allestirle a stretto giro di posta.
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