Seguici su

Viareggio Cup

Viareggio Cup, Diamanti in conferenza: “I ragazzi vivono un sogno”

Parla l’allenatore del Melbourne City, in campo al Torneo di Viareggio

Pubblicato

il

Diamanti Melbourne City

Meno due alla Viareggio Cup. L’emozione del debutto da allenatore, dopo aver partecipato da calciatori agli inizi della sua carriera, sarà certamente forte per Alessandro Diamanti, per tutti ‘Alino’. L’ex giocatore della Nazionale italiana da qualche anno si è stabilito in Australia, dove ha chiuso la sua carriera sul terreno verde e ne ha recentemente iniziata una nuova, in panchina, nel settore giovanile del Melbourne City. Un’avventura che Diamanti sta vivendo con grande entusiasmo, come ha raccontato pochi giorni fa in esclusiva ai nostri microfoni, e che passa anche dalla partecipazione alla Viareggio Cup 2024, pronta a scattare ufficialmente da lunedì 12 febbraio. 

Diamanti conferenza stampa

La conferenza stampa di Alessandro Diamanti in vista della Viareggio Cup

Diamanti in conferenza stampa: le sue parole

Questa mattina Alessandro Diamanti parlerà presso l’hotel “I vivai” di Montemurlo, in provincia di Prato, per presentarsi nel suo nuovo ruolo di allenatore del Melbourne City. La squadra australiana, pronta a partecipare alla rassegna toscana, avrà l’hotel come base operativa e sosterrà le sedute di allenamento presso lo stadio “Nelli” di Montemurlo. Noi di MondoPrimavera.com prenderemo parte alla conferenza e vi racconteremo in diretta le parole del tecnico italiano.

Cosa si aspetta dalla competizione?

“Mi aspetto di competere. In Australia forse ancora non hanno questo concetto bene in testa. Ho voluto portarli qui per farli confrontare con ragazzi della loro età e capire cosa devono fare per diventare calciatori. Questa per loro è un opportunità per mettersi in mostra. In Australia facciamo parte del City group e l’aspettativa è provare a vincere le partite. A loro ho detto che non dovremo avere rimpianti. Siamo qui in un ambiente fantastico per prepararci al meglio. La società non fa questi tornei, questa è una cosa nuova per loro. Ringrazio la struttura che ci ha ospitato qui (I Vivai, Montemurlo n.d.r.). A livello personale voglio divertirmi e rispettare il gioco del calcio”.

Sui valori del calcio…

“Il valore sportivo con cui sono cresciuto io non esiste quasi più. La tecnica e la tattica contano, ma lo sono di più i valori. Tutto quello che succede dentro un campo da calcio lo fai anche fuori. Se sei disciplinato in campo, lo sei anche fuori. A fare la differenza sono le motivazioni, la testa e il cuore”.

Le prime impressioni da allenatore?

“Per adesso sono più stressato (ride, ndr). Ho fatto quindici anni da capitano, un po’ lo ero anche dal campo. Ho smesso perché mi sentivo di non migliorare più, perché stavo diventando piatto. È una cosa che odio nella vita. Avevo richieste da tutta Australia e mi ha fatto un piacere incredibile. Ho scelto Melbourne City perché è un gruppo importante e mi hanno voluto subito. La differenza tra campo e panchina è minima: da allenatore devi trascinare i giocatori. Io do le informazioni, ma poi tocca ai ragazzi: sono loro che devono prendersi le responsabilità. E io sono un esempio in tal senso, perché da giovane volevo fare come mi pare e ho perso forse qualche anno di grande calcio. Senza divertimento non posso fare niente e non posso cambiare me stesso. Non posso stare in ambienti in cui non mi diverto. Ho avuto tanti allenatori, sono sempre stato curioso e attento a quello che proponevano. Ho sempre preso qualcosa da tutti, poi ho il mio stile e il mio modo di pensare e voglio portarlo avanti. Il calcio è condivisione, non siamo scienziati che cambiamo il mondo: siamo persone che condividono pensieri per poterli trasmettere ai ragazzi. E qualsiasi cosa trasmetti, sono loro a doverci credere”.

Sul modulo…

“Giochiamo un calcio con la filosofia del City Group. Ci vuole rabbia agonistica, ci vogliono tante cose: non è facile vincere le partite, non basta giocare bene a calcio. Non giochiamo per essere bellini ma superficiali, lo facciamo per voler competere e vincere. Penso di essere bravo a trasmettere le motivazioni giuste”.

Stadi e strutture in Australia

“In Australia eccellono per le strutture. Sono molto più avanti di noi per stadi e campi di allenamento. Il calcio australiano non si può paragonare con quello italiano, lì è il quarto sport. Penso che debbano imparare molto dall’Italia e dal calcio europeo”.

Talento si nasce o si diventa?

“Un po’ entrambi. Non ho mai provato le punizioni in allenamento eppure ho fatto tanti gol cosi. Dipende. Il talento non è abbastanza se non lavori duro, a 17 anni ero uno dei migliori talenti italiani e poi sono stato anni in C2. Il talento si può allenare e va allenato”.

MP – I ragazzi come stanno vivendo i primi giorni in Italia?

“Intanto stanno apprezzando la cucina (ride, ndr). Uno di loro ieri si è mangiato tre piatti di pasta: gli ho dovuto dire di andarci piano. Stanno vivendo un sogno, non sono mai stati in Europa. Per loro è tutto bellissimo e tutto nuovo, ieri c’era energia nonostante un volo lunghissimo. Gli ho ricordato che noi siamo qui per competere, oltre a godersi l’esperienza”.

Avversarie?

“Non le ho studiate, siamo focalizzati su ciò che facciamo noi. I ragazzi devono andare in campo facendo quello che sanno fare. Sarà difficile ma sono sicuro che anche le altre dovranno sudare contro di noi. Favorite? Le solite. Sassuolo, Empoli, Fiorentina… so che Galatasaray e Honved sono molto forti, così come la Rappresentativa Serie D. I miei sono abituati a giocare contro i grandi e competere con gli uomini. Sono molto curioso di vedere se avranno la concentrazione e la fame di vincere i duelli.”.

Futuro?

“Io vivo il presente. Ho appena iniziato, ho una grandissima opportunità in una struttura importante e molto futuristica. Non sono arrogante, so chi sono e cosa posso dare. Questa è una buona partenza, anche semplicemente per capire se mi piace allenare. Per adesso mi piace molto. Anche se alcuni mi hanno detto che non posso farlo perché sono troppo felice (ride, ndr)”.

Alessandro Diamanti

Alessandro Diamanti

Il calendario del Melbourne City

Il Melbourne City di Diamanti è stato inserito nel Girone 4, in compagnia di Empoli, Imolese e Ojodu City. Il debutto degli australiani sarà proprio in casa degli azzurri, tra le favorite del torneo: il match si giocherà martedì 13 febbraio, alle ore 15, al campo sportivo “Biagioli”. Il calendario del Melbourne City prevede poi la sfida con i nigeriani dell’Ojodu City – al “Bibolini” di Lerici, giovedì 15 febbraio, per chiudere poi la fase a gironi sabato 17 febbraio, contro l’Imolese al “Pagni” di San Miniato.

  • EMPOLI-MELBOURNE CITY
    Empoli (FI) / Campo sportivo “Biagioli” – Martedì 13 febbraio, ore 15
  • MELBOURNE-OJODU CITY
    Lerici (SP) – località Falconara / Campo sportivo “Bibolini” – Giovedì 15 febbraio, ore 15
  • MELBOURNE CITY-IMOLESE
    San Miniato (PI) / Campo sportivo “Pagni” – Sabato 17 febbraio, ore 15

Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *