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Nsiala granitico, Camarda cinico: le pagelle del Milan

Tutti i voti dei ragazzi di Abate

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Milan Primavera

Il derby per tornare a crederci, per alimentare una rimonta al momento proibitiva; il derby per ruggire ancora più forte, per dare ulteriori segnali di dominio alle altre pretendenti. Milan e Inter si incontrano nel turno 23 del Primavera 1 e si danno battaglia, in classico stile derby. La sceneggiatura della partita è chiara: il Milan prova ad imporsi, l’Inter lascia volentieri il possesso per preparare delle ripartenze incontenibili: al terzo minuto, è proprio una sgasata di Kamate a pescare il jolly dell’1-0. Passata la tempesta, con Quieto ed Akinsanmiro a bussare prepotentemente, il Milan la riprende con la solita giocatona di Camarda e rischia di ribaltarla, ma non fa i conti con una parata senza senso di Raimondi su Sia. Nella ripresa, la chiave per leggere la partita sono gli inserimenti dei centrocampisti: da una parte Berenbruch e Akinsanmiro, dall’altra è Zeroli che col suo ingresso ridona pericolosità offensiva. Ne scaturisce un finale corposo, ma nessuna delle due firma il guizzo decisivo: il derby della madonnina finisce con un 1-1 utile soltanto in parte alla banda di Abate. 

Le pagelle del Milan

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Camarda – Milan Primavera – CREDIT: CAGLIARI CALCIO

Difensori: Simic e Nsiala sono una diga, male le corsie

Raveyre 6: attento nelle uscite, solido tra i pali. Non può nulla sull’arcobaleno perfetto di Kamate, ma è l’unica circostanza in cui affonda senza poter rimediare.

Bakoune: più funzionale in fase di copertura, meno quando deve accompagnare la transizione. Nel complesso, partita condizionata dai troppi errori nell’ultima scelta. Dal 65′ Magni 6: sbanda sulle sgasate di Quieto, prende le contromisure dopo l’uscita dal campo dell’11 e si concede anche qualche incursione nell’area avversaria.

Simic 6,5: domina nel confronto diretto con Spinacce, fa leggermente più fatica nello scontro fisico con Owusu. Le letture e gli anticipi però sono il suo pane. 

Nsiala 7: granitico, come uno scoglio che argina la potenza di un’onda anomala. Presente anche in impostazione, con tanti palloni riciclati per i compagni.

Bartesaghi 5,5: distratto nella fase difensiva, messo in difficoltà da un Aidoo altissimo a dargli fastidio ad inizio azione. 

Centrocampisti: Eletu infaticabile, Zeroli dona freschezza

Eletu 6,5: continua la crescita nel tono fisico e nell’interpretazione delle partite. Infaticabile, firma novanta minuti di infinita sostanza. 

Stalmach 6: partenza shock, in rottura prolungata fino alla mezz’ora, con poca rapidità e troppa timidezza negli interventi difensivi. Sale in cattedra al tramonto del primo tempo, trovando quaranta minuti di solidità e geometrie. Dal 73′ Malaspina S.V.

Sala 5: partita complicata per lui. Perde troppo spesso i riferimenti e il ritmo della partita gli scivola via. Dal 65′ Zeroli 6,5: entra e chiarisce il motivo delle ripetute convocazioni in prima squadra. Dona pericolosità ad una fase offensiva poco incisiva nella ripresa, sfiorando il gol che lo avrebbe reso l’eroe di giornata.

Attaccanti: Camarda sempre più impattante, Sia spento

Sia 6: esce di scena nella ripresa, dopo aver rischiato di firmare un gol pesantissimo al tramonto della prima frazione. Dall’87’ Simmelhack S.V.

Camarda 7,5: gli basta una palla, un rimbalzo e un mancino preciso, l’epilogo lo conosciamo a memoria. E’ la cosa più vicina al concetto di killer instinct nel campionato primavera; in più, sta anche migliorando nella protezione del pallone e nella giocata per i compagni. Una macchina che continua a perfezionarsi.

Scotti 6: tanto lavoro di sostanza nella fase di non possesso, arriva spesso appannato negli ultimi metri di campo. Dall’87’ Parmiggiani S.V.

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