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Seconde squadre in Serie B: la risposta dell’Assemblea di Lega
Ecco le decisioni prese per il progetto sulle seconde squadre
Il progetto delle seconde squadre sta prendendo sempre più piede in Italia dopo la Juve anche l’Atalanta ha scelto questa strada per far crescere in casa i propri talenti in un campionato professionistico. Abbiamo visto squadre come il Milan e altre proprietà storiche prendere seriamente in considerazione questo aspetto. Però c’è ancora un tassello da sistemare per arrivare al pari delle altre nazioni, che hanno già avviato da tempo questo piano dal punto di vista giovanile. Per chi non lo sapesse infatti, in Spagna vi è la possibilità di iscrivere le proprie seconde squadre nella Serie B nazionale.
Ad esempio, Il Futbol Club Barcelona Atlètic, seconda squadra del Futbol Club Barcelona, è attualmente iscritto nella Primera Federación, la terza divisione del campionato spagnolo, ma ha giocato per parecchi anni nella Segunda Divisiòn (nostra Serie B), periodo in cui è stata allenata da Luis Henrique raggiungendo il terzo posto in classifica. Nel corso di questi giorni vi è stato un incontro tra le società di Serie B italiana nell’Assemblea di Lega, da cui sono emerse risposte chiare sull’argomento.
Posizioni in netto contrasto
Già durante il mese di febbraio, L’Assemblea di Lega si era già pronunciata sul progetto attraverso il quale le seconde squadre avrebbero potuto partecipare alla Serie B. La risposta formulata era contraria ed era basata in particolar modo sulle negazioni ricevute da parte delle varie squadre partecipanti al campionato di Serie B. Secondo loro, infatti, la presenza di queste squadre minerebbe la competitività del torneo, violandone l’identità di valorizzazione dei territori e dei giovani talenti. Nell’assemblea di marzo, tenutasi qualche giorno fa, è stato ribadito proprio questo aspetto, sottolineando l’impossibilità di inserire le seconde squadre nella categoria.
Le parole di Balata
Sulla questione è intervenuto anche Mauro Balata, dirigente sportivo italiano, dal 2017 presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B del calcio italiano. Nel suo intervento infatti ha descritto l’importanza di seguire le linee guida della competizione (tra cui quella sulle seconde squadre) e la responsabilità dell’Assemblea di far rispettare le riforme, affermando: “La gestione attenta e virtuosa delle nostre società rende possibile affrontare con serenità le riforme introdotte dal documento. Noi siamo sostenitori di una politica di stabilizzazione e del principio di equa competizione come dimostrano le proposte avanzate negli scorsi mesi”.
Questa è dunque l’attuale decisione della Lega, che non sembra avere alcuna intenzione di cambiare in questi mesi la propria riforma sulle seconde squadre. Chissà se nel futuro potranno cambiare le cose e la Serie B, com’è successo all’estero, possa aprirsi a questa nuova esperienza.
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