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Marco Sala, un terzino per l’Inter del futuro

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Sassuolo, arriva Pinelli dalla Juventus. Vicino anche il portiere Russo

La prima esperienza tra i grandi può riservare spesso insidie. Concorrenza, nuove ambizioni e soprattutto quel salto di livello che ti mette dritta in faccia la consapevolezza che per emergere bisognerà dimostrare qualcosa in più. A pagare il cosiddetto scotto del passaggio da un settore giovanile a una prima squadra, specie se in un ambiente del tutto nuovo, sono in molti, ma tra di essi non figura di certo Marco Sala.

OMONIMI E BUONA CRESCITA

I più esperti appassionati del mondo del pallone penseranno si stia parlando di un’altra figura, ossia un omonimo calciatore che, tra il 1904 e 1921, fu protagonista con le maglie di Sempione, Milan e Inter. E qui arriva un punto comune con il giocatore di cui vorremmo parlare: i colori nerazzurri. Il nativo di Cornate D’Adda, comune del brianzolo, chiuse la sua carriera con il club di Corso Vittorio Emanuele, mentre il nostro protagonista con la maglia del biscione ha passato la trafila delle giovanili. Tra l’altro salta all’occhio anche la provenienza geografica: entrambi sono lombardi di nascita. Ultimo dettaglio, ma non per importanza, il ruolo d’appartenenza sul terreno di gioco: il terzino, dettaglio anch’esso condiviso. Finora sembra parlare di due persone identiche se non fosse che il nostro soggetto chiave abbia soli diciannove anni e attualmente militi nell’Arezzo.

Di proprietà interista, il terzino sinistro ha avuto modo di mettersi ben in mostra con le giovanili dei milanesi raggiungendo un invidiale palmarès che tiene conto di due scudetti Primavera, una supercoppa Primavera e infine un Torneo di Viareggio raggiunto sotto la guida tecnica di Stefano Vecchi. Statistiche che, rapportate all’età, mettono in luce le speranze sul buon avvenire del laterale difensivo. Non ci si ferma però qui perché a dar manforte a quanto detto sono i dati della sua prima esperienza tra i professionisti.

PERCORSO DI FORMAZIONE

Arrivato nella scorsa estate, con la formula del prestito biennale, ai toscani dell’Arezzo il calciatore ha saputo impressionare il tecnico Alessandro Dal Canto tanto da farne un perno fondamentale nell’assetto tattico della squadra. Nelle 18 partite finora da lui disputate nel corso del campionato di Serie C – Girone A il difensore ha dato prova delle sue doti anche in fase offensiva mettendo a referto due reti e due assist, oltre che garantendo maturità e determinazione quando si trattava di difendere. Non è appunto un caso se il pacchetto arretrato degli amaranto è uno dei più arcigni dell’intero girone, con meriti che vanno condivisi in egual modo tra le varie componenti di una rosa, quella aretina, che sta disputando un percorso sopra le aspettative.

Tornando al buon percorso del classe ’99 è da considerare inoltre come sullo stesso siano fioccati gli interessi di diverse compagini, incluse dalla Serie B, che ne vorrebbero fare loro jolly in un ruolo dove la qualità è merce rara. Per lui la priorità, attualmente, è quella di continuare il proprio percorso di crescita in Toscana, ricordando però come gli estimatori dovranno prima ottenere il benestare di un Inter che lo tiene costantemente sotto la propria osservazione. Chissà se, proseguendo sulla retta via, il suo percorso lo possa riportare a vestire quei colori nerazzurri con cui è cresciuto divenendone parte integrante. I buoni propositi ci sono tutti.

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