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Il Venezia si aggrappa a Cataldi per la corsa promozione: il centrocampista ai raggi X

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Alla scoperta di Riccardo Cataldi

Sicuramente la stagione 2018/2019 sarà ricordata con molto piacere dai tifosi lagunare. La rosa di mister Marangon ha registrato fino ad ora 38 punti in 21 gare, andamento che ha permesso alla giovane formazione veneta di occupare un posto per la corsa alla promozione nella massima serie giovanile.

Un Venezia continuo, capace di prendersi il terzo posto all’ottava giornata e presidiarlo nel corso delle settimane, partita dopo partita. I numeri parlano 11 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte, media di 1.81 punti per i veneti che ora più che mai possono sognare.

Conosciamo Riccardo Cataldi – Simbolo della continuità che il Venezia ha saputo offrire, Cataldi è un classe 2001 cresciuto nel vivaio della Rom. Attualmente è in prestito alla corte di Marangon dove ha giocato registrato ben venti presenze. Mediano da rombo basso nel 4-3-3 che però non gli vieta di spaziare nel centrocampo, difatti in 20 partite è stato capace di segnare per ben cinque volte. Non esattamente una statistica da centrocampista difensivo, con questo dato si piazza terzo nella classifica marcatori stagionali.

Riccardo Cataldi è sempre stato un ragazzo a cui piace bruciare le tappe. Inizia a giocare a calcio all’età di cinque anni in una piccola squadra locale ma da lì a Trigoria il passo è breve. A 7 anni durante una partita contro una rivale segna e fa sognare. Numerose le reti segnate quella giornata, così tante che i genitori degli avversari si avvicinano indispettiti a quelli di Riccardo domandando con insistenza un documento, troppo forte per essere così piccolo. Quell’episodio deciderà il padre del ragazzo a dargli un’opportunità nel calcio che conta, il provino va bene e Riccardo viene tesserato come piccolo lupetto giallorosso.

Con la Roma vince la Supercoppa stagione 2017/2018 nello scorso maggio, sicuramente il momento che fino ad ora conserva più di tutti nella sua memoria, un trionfo importante, per lui e per i suoi compagni con cui tutt’ora mantiene un legame speciale. Riccardo racconta di Roma come una piazza infuocata, nella quale è impossibile non lasciarsi coinvolgere dal tifo e dalla passione che ogni settimana i tifosi portano sugli spalti. Al momento però non c’è spazio per lasciarsi prendere dai ricordi e dalla nostalgia, Cataldi pensa ai probabili play-off che dovrà affrontare di qui a breve, qualunque sarà il suo futuro, lontano o meno da casa.

Riccardo Cataldi ha numeri da grande giocatore e sogna in grande. Non a caso si ispira ai grandi del suo ruolo: Steven Gerrard per dirne uno, certamente non un centrocampista qualsiasi. Busquets è un altro mediano da lui molto ammirato ed imitato.

E fuori dal campo? – Cataldi frequenta il quinto anno di liceo scientifico ad indirizzo sportivo, dovrà sostenere l’esame di Stato tra meno di un mese ma questo non sembra impensierirlo molto, dimostra dunque di essere un grande professionista. Nel tempo libero predilige uscire con i propri compagni per le vie di Venezia, una città che lo affascina molto per la sua bellezza storica e per la vivacità che gli trasmette. Riccardo è anche un amante dello sport a tuttotondo: ama seguire il basket statunitense, il tennis e le freccette. Quest’ultima è una disciplina tanto rara quanto affascinante, capace di unire concentrazione e precisione. Due caratteristiche che a Riccardo, quando scende in campo palla al piede, non mancano mai.

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