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Roma, De Sanctis: “La permanenza di Bianda sarà un rinforzo per la Primavera. Mai pensato di privarci di Riccardi. Cangiano un sacrificio, ma…

Le considerazioni del Team Manager sul settore giovanile giallorosso

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A margine della conferenza stampa di presentazione di Nikola Kalinic, il Team Manager e braccio destro di Petrachi, Morgan De Sanctis, ha risposto ad alcune domande sul settore giovanile. Dopo aver tracciato le situazioni di mercato che hanno coinvolto alcuni talenti giallorossi come Bianda, Riccardi, Celar, Bouah e Calafiori, ha annunciato l'introduzione di parametri etici, morali e culturali all'interno delle formazioni giovanili.

Di seguito le dichiarazioni:

Cosa è successo con Bianda? 
"Siamo soddisfatti di quello che è successo in sede di mercato se consideriamo i ragazzi della Primavera a cui abbiamo dato la possibilità di costruirsi una carriera più brillante possibile. Bianda abbiamo ritenuto non essere il caso di esporlo a dei rischi che avrebbe avuto non avendolo sotto il nostro occhio. Contiamo di migliorarlo e sarà un assoluto rinforzo per la Primavera". 

Rimpianto per Cangiano?
"Evidentemente è stato un sacrificio. La direzione che è stata presa all'interno del settore giovanile è quella di fare in modo che tutti i ragazzi che iniziamo un percorso nella Primavera, possano mantenere un livello alto con un parametro nuovo di stipendi. Quando ci saranno aspettative alte, la Roma non farà più certe aspettative. Partiamo dal presupposto che la Roma parta già da alte aspettative. Abbiamo verificato che avere dei ragazzi giovani, con contratti economici molto alti, crea un certo tipo di problema di collocazione a questi ragazzi quando escono dal settore giovanile. Daremo la possibilità a tutti i giocatori della Roma, all'interno di questi parametri, a mettersi in mostra". 

Riccardi è stato mai vicino alla Juventus nella trattativa Rugani?
"Mai, mai abbiamo pensato di privarci di Riccardi così come gli altri nomi che sono stati fatti: Celar, Bouah, Calafiori. La Roma se ha nel proprio settore giovanile se li tiene e cerca di fargli fare il percorso giusto. Un percorso che prevede nuovi parametri di crescita. Adesso si è un po' globalizzato anche il settore giovanile. Chi vuole restare nel settore giovanile e rivendica di essere romano e romanista, lo deve dimostrare non a parole, ma con i fatti. Per questo si parlerà di parametri e di concetti etici, morali e culturali rigorosi all'interno del settore giovanile". 

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