Nazionali Giovanili
Italia U21, brutte notizie dal ritiro: un big dà forfait
Arriva il primo rientro per un titolare nello scacchiere di Nunziata
Doccia gelida per Carmine Nunziata a pochi giorni dalle due delicate sfide contro Lettonia e Turchia valide per le qualificazioni all’Europeo U21: è notizia di circa un’ora fa l’infortunio rimediato da Edoardo Bove, perno del centrocampo azzurro, che sarà costretto a tornare alla base per un trauma contusivo al piede sinistro. Una perdita non da poco per l’Italia, che contava sulle sue qualità nella doppia fase per affrontare due squadre preparate e fisicamente attrezzate.
Italia Under 21: settimana fondamentale nonostante le assenze
Fare di necessità virtù, specialmente in un calcio ormai congestionato dalla marea di impegni stagionali, sta diventando un imperativo specialmente per le Nazionali: ad ogni livello infatti, sono sempre più frequenti gli infortuni che tolgono dal palcoscenico protagonisti importanti, complicando ulteriormente i piani ai commissari tecnici. E’ in questo contesto però, di sofferenza o di emergenza, che il carattere emerge: è quello che Nunziata chiederà ai suoi ragazzi, ovvero interpretare questa doppia sfida al meglio; nonostante le defezioni infatti, è fondamentale indirizzare il discorso qualificazione in un girone ancora lontano dalla parola “conclusione”. Senza la sostanza e il dinamismo garantiti da Edoardo Bove, l’Italia dovrà comunque portare a casa un bottino considerevole, in modo da indirizzare il discorso qualificazione e dare un segnale forte. Nel centrocampo azzurro sarà quindi fondamentale l’apporto di altri ragazzi, che dovranno alzare ulteriormente il livello ed ergersi a protagonisti: tra questi sicuramente possiamo citare Cher Ndour, che nella sosta di novembre aveva brillato e messo in chiaro i propri obiettivi futuri con la maglia azzurra.
Edoardo Bove costretto al forfait: l’Under 21 perde una pedina importante
Per gli equilibri di un centrocampo ricolmo di talento e armi offensive, l’assenza di Edoardo Bove è dura da digerire: il classe 2002 della Roma infatti ha dalla sua una serie di caratteristiche uniche nel reparto. Corsa, lettura degli spazi e dei tempi di inserimento, ma anche tanta sostanza e la voglia di non mollare un centimetro su ogni contrasto in campo. In sostanza, il talento del vivaio giallorosso (l’ennesimo nato nella parentesi di Alberto De Rossi alla guida della Primavera) è un profilo imprescindibile nell’ingranaggio dell’ex tecnico dell’Italia U20. Basti pensare al minutaggio consistente nelle prime cinque partite del girone di qualificazione all’Europeo: una sola partita saltata, 3 presenze da titolare e una da riserva condite da 2 assist (rispettivamente contro Norvegia e Irlanda).
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