Fiorentina
Fiorentina, Vlahovic un fascio di luce nella tempesta di Cagliari
Nella sconfitta a Cagliari, doppietta per il serbo
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Estate 2018: un ragazzone serbo, appena diciottenne, si presenta al 'Campini': il suo nome è Dušan Vlahović. Acquistato cinque mesi prima dal Partizan Belgrado, viene aggregato da luglio con la Primavera viola. La squadra bianconera è la prima squadra 'tra le grandi' a tesserarlo, dopo aver iniziato nell'Altina. La scelta di vestire la maglia del Partizan, però, è dipesa dal padre, visto che era conteso tra la stessa e la Stella Rossa, soprattutto per un fatto successo tempo prima: ad un provino, con la maglia della Stella Rossa, sbagliò un calcio di rigore sull'1-1 contro la Dinamo Zagabria, e non venne preso. A sedici anni esordirà tra i professionisti serbi, totalizzando 27 presenze e 3 reti. Con la Primavera Gigliata gioca 34 partite segnando 19 reti, conquistando la Coppa Italia da protagonista, visto che è stato il capocannoniere, facendo la spòla con la Prima Squadra, con la quale esordirà il 25 settembre contro l'Inter e diventando il primo 'millennial' viola a debuttare in Serie A. Centravanti puro e veloce,190 centimetri, mancino potente e preciso, oltre che uomo d'area, riesce a muoversi bene anche fuori, facendo salire i compagni. E proprio ieri, nella larga e dura sconfitta di Cagliari, firma il suo primo goal e la sua prima doppietta in A. Montella crede molto in lui, così come in Sottil, Ranieri e Montiel, tutti prodotti Viola. Il primo goal, dopo un passaggio di Dalbert, è stato un controllo di destro con un immediato tiro di sinistro, mentre il secondo un tiro a giro di sinistro (ma guarda un po') in area, lasciando immobili marcatore e portiere. Certo, non è stata una grande gara, risucchiato dal vortice negativo della squadra ma, comunque, è stato bravo a mettersi in mostra, dando prova delle sue qualità per continuare a credere in lui. Montella lo sa. Sa anche che deve farlo lavorare molto sul gioco aereo, nonostante l'altezza. Ora c'è la sosta per le Nazionali, forse il momento migliore per lavorare bene insieme e far cambiare il vento dalla prossima giornata. Un fascio di luce nel nubifragio di Cagliari per la squadra viola.
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